Totti, ormai dirigente della Roma, fa gli auguri via social a Batistuta per i suoi 50 anni: frammenti malinconici del tempo che passa e che sottolineano l’amarezza – diventata rabbia nelle ultime ore – per il passare di tanti anni senza trofei. Quasi undici dall’ultimo alzato (quella Coppa Italia che è adesso diventata quasi una maledizione) e diciotto dallo scudetto, il terzo della storia giallorossa, conquistato proprio dal Re Leone e da Francesco. Due vecchi amici che si fanno le fusa a distanza, mentre nella capitale ci si prepara a vivere la gara di domani sera contro il Milan in un’atmosfera rovente.
I rapporti tra le due tifoserie sono pessimi, avvelenati dall’omicidio nel giugno ’89 di Antonio De Falchi, supporter romanista che verrà ricordato dalla curva Sud visto che a giugno saranno trent’anni dalla sua morte. Una scenografia a lui dedicata, all’interno di un ambiente pesante per la contestazione cominciata già al Franchi, mercoledì scorso, a seguito dell’umiliazione subita in campo dalla squadra, eliminata ai quarti di coppa Italia per 7-1 dalla Fiorentina. Si è consumato ieri in Questura un tavolo tecnico per predisporre le misure di sicurezza in vista della gara di domani sera. Previsti circa 40 mila spettatori (di cui 1500 milanisti), il cui afflusso e deflusso sarà regolato in modo da evitare contatti tra le due opposte fazioni.
L’apertura dei cancelli verrà anticipata di un’ora (17,30) e saranno presidiate le zone adiacenti allo stadio fin dalle prime ore della mattina. Sarà poi vietata la vendita per asporto ed il trasporto di bevande in bottiglie o contenitori di vetro nella zona dell’Olimpico. Gli animi sono infuocati, la crisi della squadra e l’immobilismo decisionale del club (Di Francesco resterà fino al termine della stagione, salvo improvvise decisioni di Pallotta), innervosiscono un ambiente esasperato dalla mancanza di risultati sportivi. Per il futuro si pensa seriamente a Sarri (pallino di Baldini), stracriticato in Inghilterra e per nulla certo di restare al Chelsea. Ma sembra essere al momento più una suggestione che una vera e propria notizia, che però spiegherebbe il perché la Roma non voglia incastrarsi adesso con un traghettatore (Paulo Sousa vorrebbe garanzie anche per la prossima stagione).
Meglio intanto concentrarsi sul presente, che fa rima con Milan e quarto posto. Perdere domani sera vorrebbe dire, in sostanza, salutare la possibilità di arrivare in zona Champions. O quantomeno renderla una vera e propria impresa. Di Francesco ripartirà dai senatori, mentre Dzeko – già multato per l’espulsione e il nervosismo di Firenze nei confronti di Cristante e uomo-simbolo della spaccatura nello spogliatoio tra giovani e vecchi – ieri è stato squalificato per due giornate in Coppa Italia oltre a una ammenda da 10mila euro. Domani ci sarà lui davanti, De Rossi di nuovo titolare dopo tre mesi, Kolarov a sinistra, Manolas al centro della difesa, Florenzi spostato esterno alto. Quel Florenzi che ritrova la Nazionale per lo stage organizzato da Mancini, insieme a Zaniolo, Cristante, Pellegrini ed El Shaarawy.