«I rinnovi? Zaniolo sarà il primo caso che affronteremo». Non è trascorso nemmeno un mese (10 gennaio) da quando Monchi chiarì la posizione del club. La sessione invernale s’è conclusa ma il ds sta trovando qualche difficoltà imprevista. In primis per l’ex interista. Perché a fronte delle versioni edulcorate che vengono fatte trapelare (rinvio dovuto a motivi burocratici per allungare di un anno la durata), l’agente del calciatore ha deciso di rimandare ogni discorso a fine stagione. La Roma, che inizialmente aveva proposto un ritocco dell’ingaggio (ora percepisce 270mila euro più bonus) per arrivare al milione, ora s’è sentita chiedere il doppio (2). Ora si capisce meglio anche l’appello di Di Francesco: «Avrà tante richieste ma deve tenersi stretto questa squadra, perché è già in una grande’».
Monchi ha dirottato il suo forcing su Pellegrini. In agenda a febbraio c’è un incontro con l’agente di Lorenzo nel quale il ds (che in Inghilterra continuano ad accostare all’Arsenal) proverà a togliere la clausola di 30 milioni. Il centrocampista, godendo di un contratto che si autoalimenta da solo (i bonus stagionali si sommano e diventano la base per quella successiva: già percepisce 2,5 milioni), non ne fa una questione di soldi. Vuole capire che ruolo avrà nel progetto tecnico. Se convinto, sarebbe anche disposto ad andare avanti così. È chiaro che se il club vorrà togliere la clausola avrà un costo. Timido tentativo nella stessa ottica per Manolas (clausola di 36 milioni): per ora non ha prodotto effetti. Tutto tace per Under e Dzeko. E anche per Riccardi i colloqui sono fermi da Natale.