La luce comincia a intravedersi. De Rossi ieri è tornato ad allenarsi in gruppo a 3 mesi dal grave infortunio alla cartilagine del ginocchio destro, che gli sta mettendo a serio rischio il finale di carriera. Era il 28 ottobre quando Daniele chiese il cambio al 43’ di Napoli-Roma, un dolore che già aveva sentito ma che era stato in quel momento più forte del solito. La lesione a una cisti del menisco e la contusione che ha traumatizzato la cartilagine continuano a tormentarlo soprattutto nei cambi di direzione, ma la terapia conservativa scelta per risolvere momentaneamente il problema comincia a dare qualche risultato nonostante il consiglio dei medici continui a essere quello dell’operazione.
Dopo quasi 90 giorni passati tra terapie e allenamenti individuali (anche durante le vacanze di Natale mentre la famiglia volava a Dubai) De Rossi ha svolto l’intera seduta, compresa la partitella in famiglia. Mai in questi tre mesi aveva terminato l’allenamento coi compagni. Una bella notizia per Di Francesco. Il tecnico a breve potrà contare di nuovo sul capitano in un centrocampo che ha visto in questi mesi esplodere nell’ordine: Pellegrini, Cristante e Zaniolo. Impossibile l’impiego con Atalanta e Fiorentina, ma già col Milan De Rossi potrebbe andare in panchina per farsi trovare pronto contro Chievo e Porto. Coi lusitani d’altronde il capitano ha un conto in sospeso dal 2016 quando fu espulso nella sconfitta per 0-3 nel preliminare di Champions. Da Trigoria filtra ottimismo, ma pure cautela visto che le condizioni andranno monitorate giorno per giorno.
Ancora in ballo, invece, la questione relativa al rinnovo. La Roma ha lasciato al giocatore la scelta di continuare per un’altra stagione a stipendio quasi dimezzato oppure abbracciare la carriera di allenatore a partire dalle giovanili. Per festeggiare, De Rossi ha offerto ai compagni una cena a base di sushi a piazzale Flaminio.