«Tutti conosciamo i problemi della società, soprattutto per il Fair play finanziario: bisogna vendere calciatori entro il 30 giugno». La stella polare da seguire in questo primo scorcio di mercato sono le parole di Totti. Non che rappresentino una novità. Il modus operandi giallorosso ormai è noto: sistemare i conti e poi, dal 1 luglio, iniziare a investire.
Con l’incognita dei preliminari di Europa League a incombere sul piano organizzativo dei giallorossi (la decisione sul Milan dovrebbe slittare alla prossima settimana e mercoledì, a Trigoria, è previsto il raduno: se i rossoneri vengono squalificati, salta il ritiro di Pinzolo), entro fine mese la Roma deve rientrare di 40-45 milioni di plusvalenze. Indiziati alla partenza sono Dzeko (Inter), Manolas (Napoli) e Luca Pellegrini (Juventus).
Rispettivamente i tre sono a bilancio a 4,6 milioni, 4,5 e 0. Sul greco a Trigoria sono pronti al braccio di ferro con De Laurentiis: chiesto il pagamento della clausola rescissoria. Poi, dal primo luglio, si affronterà il tema Diawara.
VIA VAI CONTINUO – La rosa sarà dunque rivoluzionata. A partire da Olsen. La Roma sta lavorando in Francia e Germania per piazzare lo svedese. Al momento nei suoi riguardi c’è da registrare l’interesse del Werder Brema e di un club in Ligue 1. A meno che il trasferimento del portiere del Copenaghen, Joronen, al Brescia non possa aprire un canale per rispedire Robin al mittente. In difesa si attende ancora di capire cosa vuole fare l’Inter con Florenzi. Al primo approccio (Dalbert più conguaglio, rifiutato da Petrachi) non è seguito un rilancio.
L’attuale capitano non è considerato un incedibile. Se per Ponce si continua a lavorare con lo Spartak Mosca, qualcosa si muove anche per Pastore. Un intermediario è alla ricerca di un’offerta in Qatar per l’argentino. Bisognerà capire se poi Javier l’accetterà. Anche per Nzonzi qualcosa si muove. Il francese, pagato 29,431milioni, ha diverse richieste. A Trigoria si fanno due conti: a bilancio, nella semestrale, sono stati scalati 2,783 milioni di ammortamento. Raddoppiandoli (5,566) a fine stagione, il valore contabile scende a 23,8. Il Lione è tra le società che ha chiesto informazioni. Il Bologna, invece, è in pressing su Defrel. Capitolo a parte merita Schick.
L’approdo di Giampaolo al Milan ha fatto sì che il ceco sia stato accostato al tecnico che lo ha lanciato alla Sampdoria. Patrick, però, al 31 dicembre del 2018 figurava a bilancio ancora a 33,919 milioni. Ora è sceso a 29,043 milioni. Improbabile che il club rossonero, alle prese con il Fair Play Finanziario e pronto a rinunciare all’Europa League, possa sborsare una somma del genere.
Non va quindi scartata l’ipotesi del prestito, al netto della destinazione futura. Passerella finale per Kolarov. Ieri alcuni media turchi lo hanno avvistato ad Instabul per parlare di persona con il Fenerbahce. L’interesse del club esiste ma chi cura gli interessi del serbo, smentisce il viaggio in Turchia.
COLPO NAZIONALE – In entrata il sogno rimane l’azzurro Barella. Il calciatore si è promesso all’Inter che fatica però a trovare l’intesa col Cagliari. La Roma prova a sfruttare questo empasse per inserirsi, rilanciando con il club sardo.
FONTE: Il Messaggero – S. Carina