Idee chiare, entusiasmo. Quella che nel gergo dello spogliatoio si chiama “fame”. A Eusebio Di Francesco non manca e sta trasferendo la sua filosofia a alla Roma che è ancora un cantiere: tanti giocatori e pochi titolari. Oggi il primo test contro i dilettanti della Val Rendena, ancora qualche giorno di ritiro e domenica la partenza per gli Stati Uniti. Il nuovo tecnico giallorosso va di corsa, non vuole deludere i tifosi che lo hanno accolto con calore: «Uno striscione diceva benissimo, con “Bentornato”. E’ una grande soddisfazione essere diventato l’allenatore, il calore della gente aiuta». Tra i tanti giocatori che sta aspettando, compresi i nuovi, c’è anche Florenzi: «Ha il desiderio di tornare il prima possibile ma è normale che dopo che c’è stata una ricaduta non bisogna avere fretta. Bisogna rispettare i tempi ed è meglio aspettare 15 giorni in più che meno».
VENTIDUE TITOLARI. Gonalons è al centro del gioco in questi primi allenamenti. Di Francesco si aspetta molto da lui, nella posizione di centrale: «Non credo che possa ricoprire altri ruoli al fianco di De Rossi. Ritengo che non avendo Daniele, c’è solo lui come centrale di centrocampo. I vertici bassi saranno lui e De Rossi e si giocheranno il posto, ma con Monchi stiamo cercando di avere 22 titolari e ritengo che per poter competere occorre avere la panchina lunga e noi vogliamo essere competitivi». Nel super centrocampo è arrivato anche Pellegrini, che Di Francesco conosce bene: «E’ un giocatore universale, una mezz’ala di grande qualità. Può fare assist e gol, è un ragazzo disponibile, che ha voglia di migliorare. Chiedo molto ai giovani e ai più grandi, si può sempre migliorare. Sono contento di avere a disposizione un ottimo centrocampo». Intanto aspetta anche Totti: «Deve scegliere lui, è abbastanza grande per decidere il ruolo. E’ normale che non può fare l’allenatore perché ci sono già io, ma ritengo che Francesco per noi sarà un valore aggiunto e ci potrà dare una grande mano per capire tante dinamiche». Pallotta lo ha conosciuto a Londra: «Mi ha chiesto entusiasmo, voglia di essere competitivi, cercando di dare fastidio alla Juve: questo è l’obiettivo della società, ed è giusto dopo il campionato dell’anno scorso». Ma la sua Roma non è l’unica ad avere questo obiettivo: «Il Napoli ha un’identità e sa quello che vuole, per me ci vorrà un po’ più di tempo perché abbiamo cambiato di più ma non è detto che sia uno svantaggio. Anche il Milan ha cambiato molto e si sta rinforzando. Anche noi abbiamo questo obiettivo. Bisogna guardare alla qualità dei giocatori, chiedo questo alla società, non serve essere frettolosi. Stiamo facendo acquisti mirati per cercare di essere competitivi. Anche l’Inter sta costruendo, hanno un grandissimo allenatore. Le milanesi si sono rinforzate, con società più solide rispetto a prima».
CINQUE ACQUISTI. Ha bene in mente quello che serve alla Roma e lo ha detto a Monchi: «Ci mancano l’alternativa a Dzeko e due esterni offensivi, il terzino sinistro, il difensore centrale. Dobbiamo toccare gli altri reparti, a centrocampo siamo a posto. L’obiettivo è cercare di vincere più possibile. Inseguire più obiettivi possibili».