Il Fiorentina-Roma che vale la semifinale di coppa Italia (calcio d’inizio ore 18,15 diretta su Rai 2) comincia nel segno del lutto bipartisan. Ieri, infatti, si è spento all’età di 92 anni Egisto Pandolfini, centrocampista degli Anni 50 che proprio in viola (156 presenze e 40 gol) e in giallorosso (120 presenze e 30 reti) spese la maggior parte della sua carriera. Pandolfini, che vestì anche le maglie di Inter, Spal ed Empoli, dal 50 al 57 collezionò 21 presenze con la Nazionale segnando 9 reti. Quella nel 4-1 al Belgio dei Mondiali di Svizzera 54 rappresentava la rete azzurra vivente più vecchia. Fiorentina e Roma oggi giocheranno con il lutto al braccio.
Un tema in più per una partita molto importante per la Roma, che sogna di mettere in bacheca un trofeo dopo 10 anni di digiuno. Voglia di vincere che è diventata un’ossessione, almeno per la tifoseria romanista. Sarà questo che ieri ha convinto 20 supporter della Sud ad accompagnare a Termini la squadra sul treno diretto a Firenze. L’invito è stato chiaro: «Svegliatevi, dovete vincere». Con chiaro riferimento alla clamorosa (ed ennesima) rimonta subita domenica a Bergamo. Lo hanno urlato, ma senza offendere. Tanto però è bastato però per provocare la reazione di Manolas e Kolarov. «Ma stai zitto c…», ha detto il greco a uno di loro. Il serbo si è limitato a fermarsi e a lanciare un’occhiataccia. Applausi per Dzeko, Totti e De Rossi. Insomma animi tesi, e reazioni divise sui social.
Tensione alta perché stasera la Roma si gioca un pezzo di strada che può portare al trofeo più semplice da raggiungere. Lo sa Di Francesco che adotterà un turn over soft: tornano Fazio e Florenzi, probabilmente Schick prenderà il posto di Dzeko mentre sulla trequarti è ballottaggio tra Pellegrini e Pastore, con l’argentino che ha nei viola (2 gol e un assist) la sua seconda vittima preferita in Italia dopo il Catania. «Ci teniamo alla coppa Italia e non abbiamo margine di errore stavolta, se sbagliamo siamo fuori», avvisa il tecnico che ancora non ha digerito il 3-3 di domenica. «Dobbiamo crescere. Pensavo di aver ritrovato maggiore equilibrio in fase difensiva, ma le ultime due gare ci hanno fatto capire che dobbiamo lavorare ancora tanto anche sotto l’aspetto mentale. Il difensore deve pensare sempre in negativo, pensando che da un momento all’altro può succedere qualcosa. Siamo troppo distratti per essere una squadra che vuole arrivare in Champions». Poi sugli appunti del ds della Juve Paratici in cui compare il nome di Zaniolo: «I pizzini non mi piacciono, sono discorsi che fanno comodo per far girare voci. Zaniolo ce lo teniamo stretto. Il mercato? Ci penserà Monchi, non si sa mai». Infine, si sofferma su Muriel, bestia nera della Roma con 6 gol in 8 precedenti: «L’ho avuto a Lecce. Se è in giornata è veramente straordinario. Mi auguro che non sia così stavolta»