A sedici anni dal suo esordio in serie A, Daniele De Rossi torna a disposizione di Di Francesco, oggi pomeriggio, a Bergamo. Contro l’Atalanta il capitano guiderà la sua Roma dalla panchina, di nuovo abile e arruolato, pronto a entrare in campo se dovesse servire. «Era già venuto in panchina con il Genoa, ma era per dare sostegno morale al gruppo in un momento difficile, adesso è invece disponibile, anche se non ha tanti minuti nelle gambe» spiega soddisfatto Di Francesco prima della partenza per Bergamo.
Un vero e proprio calvario al ginocchio, quello vissuto da Daniele in questi ultimi tre mesi, con il contratto in scadenza a giugno, e 36 anni da festeggiare a luglio. Sperando che il peggio sia davvero alle spalle, per poter anche discutere con Monchi il rinnovo di un altro anno. Prioritario, al momento, che la Roma riesca a raggiungere il quarto posto in classifica, infilando la quarta vittoria consecutiva in campionato, oggi, contro la squadra di Gasperini. «Prima di tutto dobbiamo arrivare quarti – ammette Eusebio – l’Inter ha un buon vantaggio, mentre l’Atalanta è un avversario molto temibile, visto che ha solo la coppa Italia ed è senza impegni infrasettimanali: fa paura».
Sarà Dzeko a guidare l’attacco («Si è allenato bene, con continuità, anche se gli mancano un po’ di minuti per arrivare al top»), mentre, per quanto riguarda il resto della formazione, qualche dubbio Di Francesco ancora lo ha. «Florenzi e Pellegrini hanno avuto dei problemi fisici, quindi la formazione è un po’ in bilico. Al posto di Under può giocare anche Zaniolo, è un’opzione valida, ma devo valutare anche altre situazioni, visto che pure Florenzi e Kluivert posso metterli lì. Anche Schick può coesistere con Dzeko, sono tutte situazioni che tengo in considerazione per l’Atalanta e per le prossime gare».
Avversario di oggi quel Gianluca Mancini che sembra essere a un passo dal diventare romanista la prossima estate. Gasperini ha ammesso che la Roma è la squadra più vicina al difensore, Di Francesco prova a schivare l’argomento. «Non parlo di giocatori che non sono della Roma, perché non è corretto e opportuno e creerebbe situazioni non simpatiche. Sono molto corretto, specialmente prima di una partita non si parla di un avversario in questo senso».