Una corsa contro il tempo, la Roma ci è abituata, Petrachi un po’ meno. La prima missione del nuovo direttore sportivo giallorosso – che continua però a lavorare nell’ombra in attesa di accordarsi con Cairo – è realizzare plusvalenze entro il 30 giugno. C’è il fair play finanziario che incombe, anche se il caso Milan insegna quanto sia ridicolo il meccanismo delle sanzioni, ma soprattutto un bilancio da chiudere senza perdere troppi milioni, anche perché al momento, col progetto stadio bloccato, non sono all’orizzonte altri aumenti di capitale.
La Roma ha bisogno di ottenere plusvalenze da 45-50 milioni in venti giorni scarsi, la trattativa più avviata sembra quella con l’Inter per Dzeko, ma dopo l’accordo chiuso tra il bosniaco e i nerazzurri manca quello fra le società. La Roma chiede almeno 20 milioni di euro (la plusvalenza in quel caso sarebbe da 15.4 milioni), cifra a cui si potrebbe arrivare con l’inserimento dei bonus, l’Inter ne offre circa la metà. Gli intermediari sono al lavoro da giorni, si è parlato di diversi giocatori per arricchire la partita, un mega scambio che comprenderebbe addirittura Icardi, Dalbert, Kolarov e Florenzi, ma resta tutto in alto mare.
Ieri a Milano i dirigenti si sono incrociati all’assemblea di Lega, da una parte Fienga e Baldissoni perla Roma, dall’altra Gardini per l’Inter ma non sono loro gli uomini deputati al mercato e l’appuntamento per entrare nel vivo è rinviato ai prossimi giorni. E possibile che si parli ancora della situazione di Icardi, eppure lo scenario più probabile rimane la cessione del solo Dzeko all’Inter, col passaggio di un giovane ancora da individuare ai giallorossi e relativa plusvalenza garantita al club di Suning, che non vuole però ripetere l’errore Zaniolo.
Alla Roma non basterà comunque il sacrificio di Edin, la clausola rescissoria presente sul contratto di Manolas da 37 milioni farebbe pensare a lui come prossimo ceduto, però il mercato ha regalato poco finora al greco. La Juve lo ha seguito poi si è fermata anche se presto potrebbe tornare alla carica, il Napoli è la società che ha fatto i discorsi più concreti, ma non sembra disposta ad offrire i 5 milioni netti di stipendio che chiede Kostas. Inghilterra e Spagna potrebbero regalare l’acquirente giusto, tutto da capire se e quando.
E Under? Il turco guadagna circa la metà di Kluivert (poco più di 1 milione contro i 2 abbondanti dell’olandese), ha chiesto da mesi di essere trattato come il suo compagno più giovane ma la Roma gli ha offerto un milione mezzo circa. E al rifiuto della proposta, ha invitato l’agente a portare un club pronto a pagarlo il giusto: si ragiona intorno ai 40 milioni di euro, cifra alla quale nessuno finora si è avvicinato. Il tempo stringe, Petrachi non vorrebbe vedersi costretto a considerare cessioni dei vari Florenzi, Lorenzo Pellegrini, Zaniolo ed El Shaarawy che hanno tutti mercato, ma entro una decina di giorni c’è bisogno di qualche certezza.
Una mano potrebbero darla alcuni al rientro dai prestiti: l’Aek Atene non ha riscattato Ponce, ora l’argentino è all’asta, ha rifiutato l’Olympiacos e piace al Cska. Gonalons conteso da Everton e West Ham. Qualcosa si muove anche in entrata: è sfida al Napoli (in vantaggio) sul viola Veretout, piace Vavro difensore slovacco del Copenaghen valutato 12 milioni offerti Verissimo e Guedes. Nota a margine su De Rossi: a giorni deciderà se accettare la doppia proposta che gli consentirebbe di giocare 6 mesi al Boca Juniors e i successivi 6 a Los Angeles.
FONTE: Il Tempo – A. Austini