Tutti a Boston. Non solo Pallotta ieri ha lasciato Roma per far ritorno nel Massachusetts. In tarda mattinata, dopo aver annunciato lo scontato rinnovo di De Rossi sino al 2019 («Dopo l’addio di Totti, non potevo andar via anche io»), anche l’intera dirigenza giallorossa (Baldissoni, Gandini e Monchi) è partita per gli Usa dove, proveniente da Londra, ad aspettarli ci sarà anche Baldini, il collaboratore del presidente. Della spedizione non fa parte il solo Massara, in scadenza di contratto, che nonostante le rassicurazioni arrivate nelle ultime settimane da Trigoria sulla sua permanenza, sembra prossimo ormai a ricongiungersi con Sabatini a Milano. Pronto a sostituirlo Miguel Gomez, collaboratore di Monchi a Siviglia.
TORNA DE SANCTIS – Ieri la partenza in blocco dei vertici giallorossi non è passata inosservata in città. In molti lo hanno considerato un modus operandi alquanto singolare, considerando che Pallotta è stato in Italia sino a poche ore fa. Tuttavia, ricordando quanto accaduto negli anni passati, la riunione oltreoceano alla fine del campionato si è trasformata ormai in una consuetudine, anche per smarcarsi dal pedinamento continuo al quale va incontro il presidente quando mette piede a Roma. Il soggiorno americano è destinato a durare una settimana. Verranno esaminate le strategie di mercato, sciolto il nodo allenatore per arrivare all’inevitabile punto sullo stadio. Di Francesco aspetta una telefonata, pronto eventualmente a salire sul primo aereo per Boston. Prima, però, va liberato dal Sassuolo. In quest’ottica l’allenatore oggi incontrerà il patron Squinzi, molto seccato con lui (pronto il sostituto: Pippo Inzaghi, sponsorizzato da Galliani). Basterebbe pagare la clausola di tre milioni ma la Roma non intende farlo. Possibile, dunque, che nell’ambito del riacquisto di Pellegrini o del riscatto di Ricci (fissato attualmente a 4,5 milioni) i due club possano venirsi incontro. Intanto un abruzzese tira l’altro: in dirittura d’arrivo il ritorno di De Sanctis nelle vesti di team manager. Anche l’ex Balbo si propone: «Ho parlato con Gandini e in qualche modo mi rivedrete presto».
RUDIGER ASSEGNO CIRCOLARE – Tornando al summit bostoniano, una volta annunciato l’allenatore («Quando avremo qualcosa da dire, lo faremo», il laconico messaggio del di Baldissoni ieri all’aeroporto), verrà effettuata la cessione annunciata entro il 30 giugno per sistemare i conti. Il designato da tempo è Manolas ma quello che continua a ricevere più lusinghe è Rudiger che Sabatini, contravvenendo a quanto fatto in passato (non acquisire giocatori dai club nei quali aveva militato), vorrebbe portare a Milano dove Monchi, a fari spenti, osserva quanto sta accadendo al suo vecchio pupillo Kondogbia, caduto in disgrazia. Ma c’è un altro calciatore che a sorpresa durante l’estate potrebbe essere sacrificato. Il nome non è quello di Nainggolan (che ieri a Centro Suono Sport ha ribadito la volontà di restare: «Sono sempre qui, ho dato tanto, ho dimostrato, adesso aspetto la società…») ma Salah. L’agente è partito proprio nelle ultime ore per l’Inghilterra dove ascolterà l’offerta del Liverpool per l’egiziano. Se questa si avvicinerà ai 40 milioni, la sensazione è che la Roma possa accettare, pronta poi a rinvestire parte dei soldi per trovare il sostituto. Berardi (valutato da Squinzi proprio 40 milioni) ha chiesto a Di Francesco di portarlo con lui. Lo stesso Acerbi, che ha richieste anche dalla Germania (Lipsia), farebbe carte false per seguire il tecnico. Difficile però che Monchi lo accontenti. Il ds al momento è in una posizione d’attesa. Tra i calciatori monitorati ci sono il difensore Rodrigo Caio (San Paolo) e i due centrocampisti offensivi Klaassens (Ajax) e Ozyakup (Besiktas) oltre al giovanissimo centravanti dell’Ascoli Favilli.