Senza sosta e (per ora) senza rinnovo. Il turnover con vista Champions non dovrebbe interessare Florenzi obbligato a giocare (da terzino) sia contro l’Udinese sia contro lo Shakhtar visto l’infortunio di Karsdorp e le sventure di Peres. Fin qui la stagione dell’esterno di Vitinia non è stata esaltante. Colpa della convalescenza post infortunio, forse anche del ruolo. Ma ad alimentare i maggiori dubbi di Florenzi oggi non è tanto il passato o il presente quanto il futuro. All’orizzonte, infatti, non ci sono incontri in programma per stabilire il rinnovo di un contratto che scade a giugno 2019. L’unico con una scadenza così vicina considerato che sono stati appena rinnovati quelli di Fazio, Strootman e Perotti. All’appello manca Florenzi, che attualmente guadagna meno di due milioni. La Roma non vorrebbe perderlo, ma il giocatore non ha più le certezze di un tempo. La contestazione virtuale dei tifosi all’indomani di Roma-Samp per il mancato “incontro” con la Curva e per le recenti prestazioni lo hanno incupito tanto da pensare a un addio. Poi c’è la grana economica.
Florenzi vorrebbe guadagnare di più, su per giù 4 milioni compresi bonus e l’ormai consueta clausola rescissoria. Lo stesso trattamento riservato a Nainggolan o Dzeko. Una cifra da top player che finirebbe per alzare i tanto pericolosi (in ottica Fair Play finanziario) costi di gestione del club in tema di monte ingaggi. Un tetto che si alzerà pure con gli adeguamenti di Alisson e Pellegrini. Per il brasiliano previsto un aumento fino a 5 milioni (stipendio standard ormai per i migliori portieri) con clausola da 90. Naturale quindi riflettere da parte di entrambe le parti con il rischio di perdere un prodotto del vivaio che in questi anni ha attirato le attenzioni di United, Atletico Madrid e Barça. Nei prossimi mesi quindi si attende una fumata bianca o nera. Grigia non sarà possibile. Senza rinnovo, infatti, sarebbe quasi scontato l’addio per non rischiare di perdere Florenzi a zero un anno dopo. «Non mi precludo nulla, non posso precludermi nulla. Sarebbe anche bello giocare in altri posti, scoprirli, conoscerli. Anche se dentro di me sento che tutta la carriera a Roma sarebbe bello farla», ha dichiarato recentemente Alessandro.