Ormai per Barella si gioca a carte scoperte. Merito (e convenienza) del presidente del Cagliari, Giulini, che ieri – a margine dell’Assemblea di Lega a Milano – ha confermato i parametri sui quali la Roma e l’Inter stanno portando avanti le rispettive proposte per il nazionale azzurro: «L’11 giugno abbiamo raggiunto un accordo con l’Inter sulla parte fissa, che è la cosa nettamente più importante in qualsiasi trattativa. C’erano soltanto i bonus da discutere, ma è da venti giorni che non sentiamo più l’Inter. Non so se sono ancora interessati al ragazzo – ha aggiunto – Nel frattempo abbiamo chiuso con la Roma, ci ha fatto un’offerta ancora più importante. Siamo soddisfatti».
Non dice le cifre, che però sono note: i nerazzurri offrono 36 milioni più 4 di bonus. I giallorossi 30 più 5 di bonus e il cartellino di Defrel, disposti eventualmente a considerare anche il prestito di Riccardi. Prosegue Giulini: «Non c’è nessuna asta. Credo sia legittimo che Nicolò si prenda un paio di giorni per decidere del suo futuro. Lui non è mai stato orientato su nulla, non ha mai avuto un accordo con nessuno. Speriamo che la questione si chiuda a breve».
E qui qualcosa non quadra. Perché che Barella abbia un’intesa con l’Inter da un mese, al netto delle parole del presidente del club sardo, è altresì cosa arcinota, tanto che il Napoli è stato costretto a defilarsi non più tardi di un paio di settimane fa. L’uscita pubblica suona dunque come una sorta di all-in mediatico, volto ad ottenere la valutazione di 50 milioni richiesta.
QUESTIONE DI RAPPORTI – Tutto però ruota attorno a Barella. E quindi, paradossalmente, le parole di Giulini cambiano poco in termini sostanziali. Possono, questo sì, modificare lo scenario a livello temporale. Sempre che il centrocampista apra alla Roma. Perché che il club sardo preferisse l’offerta di Petrachi (che ieri insieme al segretario Longo ha visitato Trigoria) si era ampiamente intuito. Come però è altrettanto chiara la volontà del ragazzo che si è promesso a Conte. Ed è proprio per questo motivo che l’Inter non rilancia.
Anche ieri dalla dirigenza nerazzurra continuava a filtrare serenità. Due le chiavi di lettura: 1) Ci si arrende al sorpasso giallorosso, non volendo partecipare ad aste 2) Barella è blindato perché vuole andare soltanto all’Inter. L’ultima parola sarà quindi del nazionale azzurro e del suo agente. Perché in gioco ci sono anche i rapporti con Beltrami che a Milano cura gli interessi di Nainggolan, finito in nerazzurro appena un anno fa. Qualcuno storcerà il naso ma il mercato è anche questo.
CONTI RINNOVA, ZANIOLO CHISSÀ – Ufficializzata intanto la cessione di Diawara alla Roma: 21 milioni il costo totale con il guineano che ha firmato un quinquennale da 1,8 milioni (più bonus) a stagione. Singolare e nobile, nel comunicato giallorosso, la collaborazione con il Telefono Azzurro e con il National Center for Missing and Exploited Children negli Usa. Il contenuto che annuncerà ufficialmente il nuovo arrivo nella rosa giallorossa darà spazio a importanti informazioni relative a una serie di minori scomparsi. Bruno Conti ha intanto firmato il rinnovo triennale.
Non come responsabile del settore giovanile ma confermato a capo delle Academy del club. Mentre l’agente Pocetta chiude alla partenza di Pellegrini («Stiamo parlando di un rinnovo col club»), Celar va in prestito al Cittadella. Questa sera il manager di Vigorelli vedrà la Roma per discutere del rinnovo di Zaniolo. La proposta di Monchi, quinquennale da 1.7 milioni.
FONTE: Il Messaggero – S. Carina