Sette anni dopo la Roma, oggi a Baku contro il Qarabag (ore 18), ha l’occasione di vincere e sfatare il tabù trasferta in Champions dopo 5 pareggi e 5 sconfitte. I segnali positivi ci sono tutti: le tre vittorie di fila in campionato e soprattutto il valore dell’avversario. Però Di Francesco avverte: «Non sarà una sfida facile. Anzi la reputo molto delicata. Per questo dobbiamo metterci cattiveria. Serie A poco allenante per la Champions? Non credo, anche negli altri campionati esiste un divario importante tra grandi e piccole. Il nostro compito è alzare il ritmo e sotto questo punto di vista stiamo crescendo. Ma non è per questo che facciamo fatica in ambito europeo». Senza una vittoria in Azerbaigian le speranze di passare il turno, con rivali come Atletico e Chelsea, sarebbero quasi nulle. E questo Eusebio lo sa. Perciò ci sarà turnover, ma senza esagerare: «Finora l’ho usato con una logica. Avere due giocatori per ruolo è stata una scelta che sta pagando». Dietro dovrebbe tornare Peres, a centrocampo chance per Gonalons e Pellegrini. In attacco il punto fermo resta Dzeko a caccia di un gol in Champions che manca dal 24 novembre 2015.
Niente da fare per Perotti, che ieri ha abbandonato l’allenamento. Il taglio alla caviglia non c’entra, l’argentino è out per un fastidio al flessore destro che verrà valutato al ritorno a Roma. «Edin e Kolarov partiranno titolari – assicura Di Francesco – In determinati ruoli è possibile cambiare, in altri no. Chi è migliore tra Dzeko e Immobile? Io mi prendo il bosniaco, non ho dubbi». Conferma in vista per El Shaarawy: «Non me lo aspettavo così pronto. Ha fatto un percorso di crescita e nell’ultimo periodo l’ho visto molto bene. Interpreta nel modo migliore quel ruolo». Per la terza maglia davanti è ballottaggio Under-Defrel. Al fianco di DiFra, in conferenza, Juan Jesus ha parlato dell’assetto difensivo: «Giocare più alti è una scelta dettata dal fatto che siamo più corti, ci aiuta a non prendere contropiede».
L’ambiente sarà caldo: 70mila spettatori sugli spalti dello stadio Olimpico e in tribuna il presidente dell’Azerbaigian Ilham Aliyev. Infine, curioso siparietto all’arrivo della squadra in albergo. Un tifoso ha urlato «Forza Lazio», Nainggolan gli ha sorriso e lo ha salutato con un «ciao brutto» che ha fatto scattare risate e applausi dei presenti. Alle 12, invece, la Primavera in Youth League dovrà cancellare la sconfitta al primo turno contro l’Atletico. I ragazzi di De Rossi affronteranno i pari età del Qarabag che all’esordio hanno perso 5-0 col Chelsea.