Eusebio Di Francesco ha un piano per mettere in difficoltà il Napoli. Ci sta lavorando dall’inizio della settimana. Un piano segreto, che sta cercando di tenere al sicuro dentro le mura del centro sportivo di Trigoria. Per la partita di sabato la formazione è praticamente fatta, l’unico dubbio riguarda la difesa, tra Juan Jesus e Fazio e verrà risolto solo alla vigilia, dopo aver valutato le condizioni dell’argentino di ritorno dagli impegni in Nazionale. Ma Di Francesco sta lavorando sulla disposizione degli uomini e la presenza di Florenzi gli consente di schierare la Roma con il tradizionale 4-3-3 oppure con il 4-2-3-1. E’ questa la novità allo studio in vista della partita contro la squadra di Sarri, con l’obiettivo di spostare Nainggolan più avanti. Punto primo. De Rossi molto basso, a chiudere le linee di passaggio dei centrocampisti del Napoli. Al suo fianco Pellegrini. Oppure Florenzi e Pellegrini intermedi, pronti a fronteggiare Allan e Hamsik. In ogni caso Nainggolan quindici metri più avanti, come nei venti minuti finali contro il Milan. In quella occasione andava a prendere Biglia, sabato si dovrà occupare di togliere spazi a Jorginho, la fonte del gioco del Napoli, il giocatore che avvia solitamente l’azione della squadra di Sarri. Hamsik è l’altro centrocampista che dà fastidio a Di Francesco, perché va a giocare tra le linee ed è difficile da contenere.
AVANTI RADJA – Con due mezze ali dinamiche come Florenzi e Pellegrini è possibile contrastare i giocatori più pericolosi del Napoli, con piccoli accorgimenti nel solco della continuità tattica alla quale Di Francesco resta fedele. Negli ultimi due allenamenti Di Francesco ha sempre provato Nainggolan trequartista. Nel rombo martedì e nel 4-2-3-1 ieri, nella partitella con una selezione della Primavera. Ieri con De Rossi c’era Gonalons, ma perché Pellegrini ha svolto ancora allenamento differenziato, rientrerà in gruppo oggi. Quel posto sabato sarà dell’azzurro. La posizione di Nainggolan in campo può variare anche nel corso della partita. Di Francesco può partire con il 4-3- 3 e poi spostare il belga più avanti. Il centrocampista sembra sempre più calato nel progetto tattico di Di Francesco. Ieri ha incontrato gli studenti dell’istituto scolastico Giovanni Falcone, nell’ambito dell’iniziativa «A scuola di tifo». Aspetta la sfida di domani con fiducia: «Sono tranquillo per questa partita, bisogna metterci la testa, io personalmente lo faccio in prossimità della gara perché poi comincia lì e finisce subito dopo. Spero di vedere l’Olimpico pieno, il Napoli gioca un buon calcio ed è una sfida bella da vedere anche per un tifoso neutrale. L’avversario deve sempre essere rispettato, noi dobbiamo essere consapevoli della nostra forza e del fatto che possiamo farcela».
LORENZO C’È – Da oggi Pellegrini tornerà ad allenarsi con i compagni, ha smaltito l’infortunio muscolare e la sua presenza non è in dubbio. Per Strootman invece bisognerà aspettare, ma è probabile che l’olandese al massimo vada in panchina. La disposizione degli uomini a centrocampo è legata a sottili equilibri, Di Francesco prova tutte le soluzioni, anche quella con il 4-2-1-3 ed è sempre Nainggolan a cambiare fisionomia tattica alla squadra. Dietro a Dzeko, con il compito di andare a fare pressione su Jorginho, per costringerlo a scaricare sul difensore centrale per impostare l’azione. Questa può essere la mossa che decide la partita.