Lanciare dal primo minuto Schick, l’acquisto più costoso del mercato estivo, o dare una nuova chance al Turchetto che non gioca dal 25 ottobre (Roma-Crotone 1-0)? La vigilia di Roma-Spal – anticipata a oggi (ore 18,30) per permettere ai giallorossi di preparare al meglio la sfida decisiva di Champions contro il Qarabag (martedì 5, sempre all’Olimpico, ore 20,45) – è tutta qui. Con l’aggiunta di una certezza: Di Francesco, sia che Schick giochi dal primo minuto sia che entri in corsa, lo vuole provare insieme a Dzeko e non al posto del bosniaco. L’allenatore ha fatto il punto sulla situazione: «Patrik ha fatto degli allenamenti senza sentire dolore e di questo sono contento. Potrebbe giocare dall’inizio o entrare a partita in corso, prima di decidere parlerò anche con lui. Finora non l’ho mai avuto a disposizione e per questo, con le sue qualità, può diventare davvero un valore aggiunto per questa squadra in tutte le zone del campo e sia a partita in corso che da titolare. Più facile giochi con Dzeko». E Cengiz? «È cresciuto tanto, ma bisogna tener conto che chi ha giocato nel suo ruolo ha fatto molto bene. Non ha mai smesso di allenarsi in un certo modo e di questo sono felice».
La Spal, che all’Olimpico ha pareggiato alla prima di campionato contro la Lazio, non è un avversario da sottovalutare: «Non si può più sbagliare, sia negli atteggiamenti che nel preparare le gare perché davanti vanno veramente forte e non possiamo permetterci altri passi falsi. Ho grande rispetto per la Spal, che in attacco ha giocatori esperti come Floccari e Borriello. Se entriamo in campo con la mentalità sbagliata ci possono fare male». Nello stesso tempo bisogna gestire al meglio il turnover in vista della partita contro il Qarabag: Nainggolan e Perotti non sono stati neppure convocati, Fazio avrà un turno di riposo in panchina, Emerson è a disposizione ma deve ancora completare il percorso di recupero: «È in crescita e gli sono serviti i 60 minuti con la Primavera, ma non è ancora al 100% e non è detto che in queste gare possa già essere utilizzato». A centrocampo – con Pellegrini e Strootman – toccherà a Gonalons, visto che De Rossi è squalificato. Sul caso di Marassi, breve ma incisivo, è tornato Di Francesco: «Si è scusato pubblicamente e, come si fa con un figlio, le persone non vanno abbandonate ma aiutate. C’è un regolamento interno della società, fatto con me e i giocatori e Daniele pagherà. Poi si riparte».