Mai come stavolta, la resilienza invocata spesso da Di Francesco in questi mesi, servirà. Tra ombre cinesi, mercato bloccato, polemiche Pallotta-tifosi-media, smentite, fraintendimenti e soprattutto la brusca frenata in campionato, la Roma ha bisogno di eclissarsi e ripartire per ritrovarsi. Nei 15-20 minuti dedicati ieri al consueto studio dei video, il tecnico abruzzese – alla ripresa degli allenamenti – ha provato a scuotere il gruppo, toccando i tasti che aveva già sfiorato anche pubblicamente. Della serie: non possiamo essere quelli visti nelle ultime gare, voglio giocatori motivati, dobbiamo reagire, impegnarci maggiormente durante il lavoro quotidiano, ricominciare dalle piccole cose. Questo il senso del discorso fatto alla squadra dall’allenatore. Che è partito con il piede sull’acceleratore. Doppia seduta ieri che sarà replicata oggi. C’è bisogno di smaltire le tossine, insistere sull’intensità delle sedute alla ricerca della brillantezza atletica che è andata un po’ scemando a seguito del lavoro sui muscoli effettuato nella settimana di Roma-Cagliari e ripetuto a cavallo di Natale. Lavoro che a Trigoria si attendono possa regalare i suoi frutti.
DANIELE, SCORE NERAZZURRO – La squadra anti-Inter ha ancora qualche punto interrogativo dovuto alle condizioni di qualche interprete. In primis De Rossi che ieri è tornato ad allenarsi ma che convive ormai con una leggera contrattura al polpaccio sinistro che non gli permette di forzare come vorrebbe. La situazione di Daniele sarà monitorata giornalmente e la sensazione, anche se siamo ad inizio settimana, è che il capitano alla fine si metterà a disposizione. Il che non equivale però a scendere in campo. Il centrocampista, rimasto fuori con l’Atalanta, ha perso inevitabilmente un po’ il ritmo partita. Non gioca dal match col Sassuolo (30 dicembre) dove tra l’altro, rimase in campo nella ripresa nonostante noie muscolari. A Milano, però, vuole esserci. L’Inter non è una rivale qualunque. Ancor di più da quando l’allena Spalletti. Tra l’altro è la squadra che ha affrontato più spesso in carriera: 41 volte, con un bilancio in leggero svantaggio (14 vinte e 15 perse). Sempre ai nerazzurri, De Rossi ha segnato il maggior numero di gol: 6. Se il ballottaggio in mediana persiste, non vanno escluse nemmeno novità in avanti. Di Francesco è consapevole del miss-match che si andrebbe a creare sulla fascia difensiva a destra tra Perisic e Florenzi. Due anni fa, il croato all’Olimpico spazzò via Alessandro, sovrastandolo fisicamente e tecnicamente, in una gara stranissima che la Roma, pur soffrendo, riuscì a vincere grazie a un autogol di Icardi. All’andata è accaduto lo stesso con Juan Jesus fuori ruolo. Proprio per questo motivo non va escluso che il nazionale azzurro possa essere avanzato nel tridente offensivo. Nel ruolo di terzino, giocherebbe così Peres, che al netto delle voci di mercato, nei test atletici effettuati ieri è sembrato tra i più forma.