Due per ruolo, questo è. Sul numero (22 titolari) e, possibilmente, sulla qualità, nel rispetto delle possibilità/volontà economiche della Roma, alle prese con i conti e non troppo con lo sfarzo. Due per ruolo è la volontà di Eusebio Di Francesco, sapendo che ad esempio, dietro Dzeko non vedremo Suarez o difficilmente Berardi per Salah. Proviamo a individuare una pianta della rosa della Roma per la prossima stagione. Reparto per reparto, ruolo per ruolo. Con le varie specificità, altro punto nodale del credo di Eusebio.
DIETRO È RIVOLUZIONE – Alisson è senza Szczesny. Libero e bello (bello lo definiscono le signore e non solo), senza antagonista. Nessuno nella Roma ha intenzione di ripetere il dualismo della passata annata: il secondo sarà un secondo che si senta un secondo. Skorupski è troppo ambizioso per vestirsi da guardaspalle del brasiliano, che qui a Pinzolo intanto si allena con Lobont (sarà il terzo, il quarto, ma comunque ci sarà), Greco e Romagnoli. Di Francesco aspetta, intanto, un esterno sinistro e un centrale marcatore. Al momento Primavera a parte sono a disposizione, come terzini, Peres a destra e Emerson a sinistra. Il primo è in modalità apprendista (ieri ha vinto la sfida ai rigori e disputato un buon test con il Pinzolo), con obiettivo rinascita, il secondo è bloccato nel post intervento al crociato. Karsdorp completa la coppia di destra, ma pure lui è out almeno fino ad inizio stagione. A sinistra manca l’esterno titolare e Difra lo aspetta entro la fine di luglio. Uno che sappia giocare sulle due fasce sarebbe l’ideale. Per adesso c’è Jesus, un adattato (che Eusebio non vede come terzino) e il giovane Luca Pellegrini. I centrali di difesa Primavera a parte presenti in ritiro a Pinzolo: Castan, Gyomber e Jesus. Da inserire, Manolas, Fazio e Moreno. Più quello richiesto da Di Francesco, che potrà essere il Foyth di turno (anche se c’è il Tottenham) o il Nastasic. L’argentino giovane di prospettiva, il serbo più avvezzo a certi palcoscenici, uno destro l’altro mancino. E se andasse via Manolas? In tal caso ne servirebbero due (magari quei due), con Jesus a fare da jolly, buono in marcatura e come esterno (meno, però), anche se non ideale per Di Francesco. Possibili coppie difensive: Fazio-Nastasic, Manolas-Moreno, Manolas-Fazio, Fazio-Jesus. Con una bella X al posto di Nastasic (o Foyth).
AVANTI C’È POSTO – In mezzo Di Francesco è a posto, sempre salvo cessioni. C’è solo da fare un ragionamento su Florenzi. Subito una premessa: Alessandro va visto, perché ora è ancora fermo ai box (ieri ha partecipato anche lui segnando alla sfida ai rigori). Ma nella testa di Di Francesco e soprattutto in base alle sue richieste, emerge che Florenzi, in partenza, venga , avendo il tecnico chiesto apertamente due esterni alti, possibilmente mancini. Quindi, le coppie in mezzo sono per ora: centrali De Rossi e Gonalons, a destra Florenzi e Nainggolan e a sinistra Strootman e Pellegrini. Sold out. Dal ritiro escono Primavera a parte Gerson e Vainqueur. Se poi dovesse arrivare un solo attaccante di destra, si cambia programma: Florenzi vola alto e Nainggolan ha così bisogno di un vice. Più adatto a fare il vice. Defrel, nella testa di Di Francesco, è il sostituto di Dzeko. Poi, se il francese arriverà o meno lo sapremo a breve, ma quello è il concetto. Una punta centrale e non un duttile, anche se il francese sa giocare anche a destra. Ipotesi, questa, se Florenzi sarà l’ala titolare e in quel caso, Gregoire (o chi per lui, si parla del turco Cengiz Under) diventerebbe il suo vice e Monchi prenderebbe una mezz’ala. Difficile pensare che la Roma investa venti milioni (circa) per Defrel e altri venti e più per due ali destre anche se per ora quel ruolo è vuoto e Di Francesco chiede rinforzi con urgenza, almeno lì. A sinistra al momento ci sono El Shaarawy e Perotti, con il primo ancora in vacanza. Tutto in divenire, con le idee chiare. Almeno nei numeri.