Tonali più di Barella. È lui l’obiettivo di Monchi per il dopo De Rossi. Il centrocampista che sta guidando il Brescia verso la serie A ha 18 anni, ma un futuro fa grande già segnato. Tanto che Mancini lo ha già convocato in nazionale. Sul ragazzo non c’è solo la Roma. Lo inseguono anche Milan, Inter e Juve, ma un segnale positivo in chiave giallorossa arriva dalla cessione di Marcucci (altro under 19) al Brescia.
Ma chi è Sandro Tonali? Vale davvero 30 milioni? Lo abbiamo chiesto a chi lo ha allenato a Brescia lo scorso anno insieme a Baronio. Ovvero Pierfrancesco Scalisi (oggi vice allenatore del Napoli Primavera). «Ma lo abbiamo per poco, perché il Brescia lo ha voluto subito in prima squadra. Pensi che già da Allievo era stato in ritiro con i grandi. Già si vedevano già la sue doti». Non solo tecniche. «Il suo punto di forza è la personalità – spiega Scalisi – intatta pure in B. La classe non si discute, ma ciò che stupisce è il suo stare in campo con sicurezza. Non sbaglia un passaggio, una lettura. Ricopre tutti i ruoli del centrocampo, ora gioca da play ma può fare la mezzala perché è dinamico e calcia con entrambi i piedi».
Sbaglia chi lo paragona a Pirlo. «Probabilmente l’accostamento nasce dai capelli lunghi e dal fatto che Pirlo è cresciuto a Brescia proprio al fianco di Baronio. Però la qualità tecnica di Andrea è inarrivabile, lui giocava a calcio come se stesse in tribuna, una capacità unica. E poi Sandro ha un fisico diverso». Che si adatterebbe nel centrocampo della Roma: «Un passo dietro a Pellegrini e al fianco di Zaniolo, sarebbe un reparto con tanta qualità e forza fisica. Tonali è pronto per una grande e ha una capacità di farsi scivolare le cose addosso che lo aiuteranno anche in una piazza difficile».
Un millenial Tonali, così come tanti altri ragazzi che stanno emergendo in questi mesi tra cui Gaetano, Kean e Riccardi. «Il calcio italiano rivede la luce, consiglio anche Verde cresciuto a Brescia e oggi al Cagliari».