E’ un Everest, ma l’Inter un tentativo di scalata lo farà. L’assalto a Radja Nainggolan non è ancora partito – il club vuole prima verificare come terminerà sia la propria stagione che quella giallorossa -, ma il ds Ausilio ha in mente un piano per “apparecchiare” l’operazione. Se poi la trattativa ci sarà e andrà a buon fine, è difficile dirlo ora, anche perché, come detto, arrivare a Nainggolan è una mission impossible. Bisogna però ricordare come il belga – che a Roma si trova benissimo – abbia sì un contratto fino al 2020, ma un ingaggio da 3.2 milioni più bonus che lui vorrebbe ritoccare verso l’alto (4 più bonus). La Roma per adesso nicchia, mentre un ingaggio del genere, se non superiore, non rappresenterebbe invece un problema per Suning che potrebbe ricoprire d’oro il centrocampista che in un’intervista a Sky Sports inglese ha rivelato: «Ho parlato con Conte, il Chelsea era veramente interessato e mi voleva prendere. Datemi il sole e andrò a giocare in Premier League – ha sorriso -. Sono felice a Roma, a volte bisogna fare delle scelte nella vita. Appena si riaprirà il mercato ne riparleremo». Nainggolan pallino dell’Inter e di… Conte, guarda caso il tecnico per cui la proprietà cinese dell’Inter farebbe carte false.
SPAZIO CON LE CESSIONI – Ma come pensa l’Inter di arrivare a Nainggolan e poi eventualmente gestire un investimento (50 milioni) che sarebbe imponente? Suning non ha problemi economici, ma dovendo fare i conti con il Fair Play Finanziario della Uefa (dal primo luglio cadranno determinati paletti, ma non potranno certamente essere spesi 300 milioni senza colpo ferire), avrebbe bisogno di rientrare di determinate spese. Considerando che l’Inter in estate dovrà rinforzare la rosa anche in altri ruoli, è assai probabile che venga ceduto un big a centrocampo, se non due. Gagliardini e Kondogbia oggi sono i titolari della linea mediana, Joao Mario non è in discussione, ecco quindi che a salutare potrebbero essere Banega e Brozovic. Due giocatori che potrebbero fruttare 45-50 milioni, senza dimenticare, però, che Brozovic sul finire del 2016 era stato corteggiato dalla Roma e che in futuro potrebbe tornare comodo come parziale contropartita.
FPF E ASIA – Fra l’altro il FPF non è un problema solo dell’Inter. Anzi. La Roma per rispettare i paletti della Uefa potrebbe aver bisogno entro il 30 giugno prossimo di una somma ragguardevole e cedere uno dei suoi gioielli (l’Inter corteggia anche Manolas) potrebbe essere la strada più semplice da percorrere. L’Inter, dunque, sa che per inseguire il sogno Nainggolan avrà bisogno di mettere sul piatto 50 milioni (o meno con Brozovic), consapevole però che potrebbe recuperare in fretta l’investimento grazie a quello che potrebbe ricavare dalle sponsorizzazioni e dalla vendita di maglie del “Ninja” in Asia. Nainggolan ha origini indonesiane e lì, dove è stato nel 2013 in vacanza e anche nell’estate 2015 durante la tournée della Roma, è un idolo assoluto. Ma anche in Cina la sua cresta è “ammirata” dagli appassionati di calcio e il ritorno economico per la parte commerciale-marketing dell’Inter sarebbe quindi assicurata.
INTER ACADEMY ARGENTINA – Ovviamente l’innesto di Nainggolan troverebbe d’accordo tutti all’Inter, compreso il vice-presidente Javier Zanetti che ieri a Cordoba ha inaugurato la prima Inter Academy in Argentina in collaborazione col Club Deportivo Atalaya: per cominciare coinvolti 300 ragazzi dagli 8 ai 16 anni, seguiti da un team di 10 allenatori locali coordinati da uno dei tecnici provenienti dai centri di formazione nerazzurri (Valerio Candido).