Quant’è importante Alisson?
“Abbiamo il portiere della Nazionale più forte, è la verità. Ha lavorato sodo lo scorso anno, non giocava tanto. Sta dimostrando che è fortissimo”.
Che pensavate nel primo tempo contro il Chelsea? “Eravamo tranquilli, possiamo vincere con chiunque se giochiamo in un certo modo. Siamo professionisti e rispettiamo il Chelsea, ma facendo gol e giocando bene, così è stato”.
E’ la prima volta che si fa un turnover sistematico… “E’ quello che abbiamo fatto. A Torino era una partita difficile, ha messo Moreno che ha tanta esperienza. Poi hanno giocato Fazio e Moreno, poi io e Fazio, poi di nuovo Fazio e Manolas. E’ così, non cambia. Chi entra è sempre nella linea giusta, non so nemmeno spiegarlo”.
E Kolarov? “Mi dà sicurezza, è un esperto. Ha giocato mille partite in Champions ed in Premier. Mi dice cosa fare ed io devo ascoltarlo, è più grande di me. Mi dà sicurezza, ogni tanto gli dico “vai ad attaccare che qui ci pensiamo noi”. Ha un bel cross. Ha la faccia cattiva ma il cuore buono (ride, ndr)”.
Quant’è difficile mantenere alta la concentrazione? “Dobbiamo pensare alle partite importanti, ora ci sono tre impegni importanti. Dobbiamo alzare il livello della concentrazione anche se abbiamo vinto tre a zero. Dobbiamo essere umili, zitti, preparare le partite al meglio e prendere i tre punti”.
Ti senti maturato? “C’è un tempo, tra i 25 ed i 28, per fare il salto di qualità. Cresci con l’esperienza, cambi allenatore ed ognuno dà qualcosa in più”.
Come ti trovi a Roma? “L’altro ieri ha fatto caldo, ho pensato di buttarmi in piscina (ride ndr). Milano è bella come città, funziona tutto, ma in due settimane vedi il sole due volte. Qui c’è allegria in giro”.