Pazza all’atto pratico, ma in teoria conveniente dal punto di vista dei numeri, idea di un’americanata vera e propria applicata al calciomercato. La Serie A non sarà la Nba o la Nfl e non avrà il “salary cap”, ma Juve e Roma manovrano e studiano la fattibilità di una “trade” di dimensioni colossali finora mai messa in piedi negli affari del pallone italiano: due giocatori in bianconero in cambio di tre giocatori in giallorosso, come la vecchia pubblicità dei fustini di detersivo al supermercato, con relativi aggiustamenti di valutazioni e rispettive plusvalenze. I cinque giocatori sul tavolo dei discorsi tra le due società sono i giovani Nicolò Zaniolo e Luca Pellegrini da una parte e i più esperti Gonzalo Higuain, Mattia Perin e Leonardo Spinazzola dall’altra.
L’operazione, già complicata fisiologicamente di suo per le tante (forse troppe) parti in causa con conseguente stuolo di procuratori, agenti e intermediari coinvolti, al momento si è arenata sull’indisponibilità del “Pipita”, rientrato alla casa madre juventina dal tumultuoso anno in prestito tra Chelsea e Milan, ad accettare il trasloco alla Roma. “Se Gonzalo giocherà in Italia lo farà solo alla Juve”, il pubblico messaggio lanciato poco tempo fa dal fratello-agente Nicolas.
Una sorta di avvertimento a non fare i conti senza l’oste rappresentato da Higuain e dal suo ricco ingaggio in bianconero da 7,5 milioni netti a stagione fino al 2021. La Roma, in pieno regime di abbassamento dei costi, non può e nemmeno vuole pareggiare l’attuale stipendio: al massimo potrebbe spingersi fino a 6 spalmandolo fino al 2024.
Tutto bloccato fino a quando Higuain non discuterà con la Juve di un’eventuale buonuscita: possibile che a breve l’argomento verrà trattato. Anche perché, non solo per il bomber argentino, il tempo stringe: nel caso di fumata bianca, questo mastodontico scambio, da aggiustare secondo i rispettivi fabbisogni di plusvalenze, dovrebbe preferibilmente andare in porto entro il 30 giugno.
Altrimenti, in caso di un Higuain ancora convinto di non voler partecipare al “trade”, ci potrebbe essere anche una soluzione di riserva: la Roma, dopo aver vagliato anche Juan Cuadrado, si è timidamente informata su Mario Mandzukic, non più incedibile. Non è da escludere che le manovre possano allungarsi anche a luglio. Ma la Roma per non dipendere troppo dai grandi numeri di questa maxi operazione, si è già portata avanti con larga parte delle plusvalenze necessarie: una quindicina di milioni più bonus dovrebbero arrivare dalla cessione in Cina di El Shaarawy, e un po’ di più all’atto pratico insieme a Diawara da quella, praticamente de finita, di Manolas al Napoli.
FONTE: La Stampa – M. De Santis