Continuare il setaccio dei giovani del calcio italiano: è la parola d’ordine a Coverciano, per colmare il divario con la Francia vincente, provvista di talenti in sovrannumero. Oltre a preparare le due partite di sabato in Grecia e martedì 11 a Torino con la Bosnia, fondamentali per la qualificazi one all’Europeo della riscossa, Mancini guarda al Mondiale Under 20 in Polonia: con lui al comando, i più bravi potrebbero entrare nel gruppo che punta a Qatar 2022, il Mondiale dei grandi.
Venerdì, vigilia di Grecia-Italia, sarà il giorno del quarto di finale degli azzurrini. E se ad Atene sembra probabile l’impiego della squadra con la media d’eta più alta dell’era Mancini (anni 27,09, anche per l’assenza di Donnarumma), dopo Italia-Bosnia la media tornerà a scendere. Inseguono la convocazione il goleador dell’Under 20 Pinamonti, i difensori Luca Pellegrini e Bastoni, in vetrina a Cagliari e a Parma, Tonali leader a Brescia, Orsolini esterno di Bologna e Under 21, Esposito sbocciato in C al Ravenna.
Per un paio tra loro a addirittura possibile sognare Euro 2020. Alle qualificazioni per il Qatar da titolari si candidano l’atalantino Gianluca Mancini, Bastoni, Luca Pellegrini, Tonali, Sensi, Zaniolo, Kean. Media d’eta anni 25,4 più altra freschezza in panchina. Anche se fra 3 anni non saranno certo in pensione Acerbi, Biraghi, De Sciglio, Emerson, Florenzi, Izzo, Spinazzola, Cristante, Lorenzo Pellegrini, Mandragora, Locatelli, Belotti, El Shaarawy, Insigne, Politano e Cutrone, già incalzano Cragno, Meret, Gollini e Carnesecchi tra i portieri, Bellanova e Gozzi Iweru tra i difensori, gli juventini Nicolussi Caviglia e Fagioli e il romanista Riccardi tra i centrocam-ìpisti, Esposito davanti.
Il terreno per Mancini è stato seminato in 9 anni ed è scampato al disastro del mancato Mondiale. Dal 2010 il lavoro sulle Under ha dato i suoi frutti. Tutto comincio da Sacchi, coordinatore delle giovanili dopo il Sudafrica, con Viscidi vice e Albertini dirigente: imposero il 30% di partite in più per le giovanili. Nel 2017 l’Under 20 è arrivata terza al Mondiale, l’Under 21 in semifinale all’europeo, nel 2018 l’Under 17 e l’Under 19 in finale all’Europeo, nel 2019 l’Under 17 ancora in finale all’Europeo.
L’Under 21 di Di Biagio punta a vincere l’Europeo in casa e l’Under 20 e in corsa per il Mondiale. L’affiatamento è naturale: tanti nuovi azzurri di Mancini giocano insieme dai tempi dell’Under 15. Zaniolo è il paradigma. Oggi ci sono altri 7-8 giovani di B e C sotto osservazione: la Nazionale non smette di allargare l’orizzonte.
FONTE: La Repubblica – E. Currò