Quella della terza giornata, a Genova, è diventata una maledizione. Per il terzo anno consecutivo, la pioggia si abbatte su Marassi nel secondo weekend di settembre rendendolo impraticabile: dopo Samp-Bologna del 13 settembre 2015 e Genoa-Fiorentina di un anno fa, la prefettura genovese ha dovuto rinviare pure Sampdoria-Roma. Stavolta però il comitato operativo comunale lo ha deciso addirittura con un giorno d’anticipo: non è la prima volta, era già capitato per Pescara-Fiorentina dello scorso torneo, ad esempio. Su Genova ieri splendeva un sole quasi estivo, per oggi però è allerta meteo arancione (ossia di 2° livello, con il 3° il rinvio è automatico) e visti i precedenti – è la 4ª partita rinviata negli ultimi 5 anni – si è deciso di valutare con attenzione: dopo due ore e mezza di riunione, dalle 14.17 alle 16.45, la decisione. Intorno alle 17 hanno squillato i telefoni della Samp e della Lega serie A: «Non si gioca». Troppo alto il rischio per i tifosi di ritrovarsi in una zona esondabile come quella dello stadio di Genova. La Samp ha chiamato Trigoria già alle 14.30, su segnalazione del comune: «Aspettate a partire». Ma era chiaro come sarebbe finita. Giampaolo avrà più tempo per inserire Zapata (Strinic invece sarebbe partito dal 1’), ma lui la gara l’avrebbe giocata volentieri, contro una Roma ancora in rodaggio. Per il tecnico romanista Di Francesco invece è un’opportunità: ieri ha perso Schick, risentimento all’adduttore con edema che gli negherà anche la Champions.
E Dzeko avrebbe raggiunto la squadra solo in mattinata, con l’aereo privato di Pallotta, per assistere alla nascita del secondo figlio. Ora la Roma – a cui premeva soprattutto evitare viaggi a vuoto – potrà preparare l’esordio in Champions di martedì contro l’Atletico Madrid all’Olimpico, consentendo ai nazionali tornati da appena 72 ore – Alisson e Fazio sono tra quelli che hanno percorso più chilometri in serie A – di riposare qualche ora. «Ma poi dovrai giocarla e magari finisci per maledirla», avvisano i più accorti. Proprio la data del rinvio rischia di diventare un problema. Da qui a fine anno la Roma giocherà 23 gare in 16 settimane, la Samp almeno 18. La Lega ha lavorato con i club per trovare una soluzione, partendo da un’idea: scegliere il primo mercoledì utile senza Champions, campionato o Coppa Italia. La data su cui si è ragionato ieri è quella del 13 dicembre: sarebbe giorno utile agli ottavi di Coppa Italia, ma basterà collocare le gare della Roma e della Samp (se passerà contro il Pescara) nello slot del 20 dicembre per consentire il recupero. L’alternativa è il 24 gennaio: ma sarebbe soltanto 4 giorni prima della gara di ritorno.