Come un talent show, con tanto di categoria over anche se a tirare di più sono gli under. La Roma è la squadra di prima fascia ad aver fatto esordire più giocatori in serie A negli ultimi due anni: quindici. Normale per una società che rivoluziona spesso la rosa sul mercato, ma dietro c’è pure la volontà di costruire da zero i prospetti per il futuro. La scorsa stagione ad esordire in campionato con alterne fortune sono stati in 8: Alisson, Karsdorp, Moreno, Silva, Gonalons, Capradossi, Antonucci e Under. Di questi solo in due sono rimasti con Di Francesco. Quest’anno siamo già a quota sette: Olsen, Luca Pellegrini, Zaniolo, Nzonzi, Kluivert, Coric e Marcano. Se escludiamo gli ultimi due le cose sono andate meglio rispetto allo scorso anno.
Il prossimo sarà Alessio Riccardi, al debutto lunedì in coppa Italia. Ma in fila ci sono pure Fuzato, Bianda e Celar. Guardando la classifica, però, sembra pagare di più il consolidamento della rosa piuttosto che il continuo cambiamento. La Juve capolista è a quota sette (tra cui Ronaldo), l’Inter a 6, il Napoli a 5, il Milan a 7 e la Lazio a 8. Meglio della Roma nella parte sinistra della classifica ha fatto solo la Fiorentina con ben 17 esordienti grazie al lavoro incessante di Corvino mentre il record assoluto europeo in una stagione appartiene al Benevento dello scorso anno (20 in tutto). Tra i tanti debuttanti romanisti, come scritto sopra, molti appartengono alla categoria under 25. E nel futuro della Roma ci sarà sempre più spazio per i giovani.
L’intento di Monchi, infatti, è quello di svecchiare ancora di più la rosa che il prossimo anno potrebbe fare a meno degli over Manolas, De Rossi, Dzeko e Perotti. Il primo non è intenzionato ad eliminare la clausola da 36 milioni, e ora oltre allo United si è aggiunto anche il Chelsea. Il capitano è in scadenza di contratto senza contare i seri problemi al ginocchio. Anche i due attaccanti sono sul piede di partenza (ieri si è vociferato dell’interessamento dello Shangai SIPG per Dzeko). In entrata si punta a giocatori che hanno già debuttato in serie A, ma non in Champions: Mancini dell’Atalanta, Barella del Cagliari, Bennacer dell’Empoli e Belotti del Torino. Ma pure su esordienti assoluti come Guedes del Santos, Malinovskiy del Genk e Sarr del Rennes.