Alla Roma mancano 51 gol rispetto a un anno fa. Quasi la metà (25) sono quelli che avevano segnato Edin Dzeko e Radja Nainggolan. Il tracollo contro il Milan ha segnato la quinta sconfitta casalinga in campionato (Luis Enrique ne perse quattro), mandando di nuovo la Roma fuori dai quattro posti che qualificano per la Champions. E la prossima partita è la trasferta di Napoli. Per ora non è previsto il ritiro anticipato, ma la questione è aperta.
Le cause del momentaccio sono molteplici, a meno di accontentarsi della spiegazione «pallottiana» che identifica il problema nelle nove radio private anti-Roma. Non c’è dubbio che tra infortuni e flop di mercato, la squadra si sia indebolita: Salah, Paredes e Ruediger, praticamente, non sono stati sostituiti. Un alibi per Di Francesco, che ha 9 punti in meno dello Spalletti che fu.Va anche detto, però, che Di Francesco non ha valorizzato nessuno tra vecchi e nuovi, escludendo Alisson, Cengiz e, forse, il Perotti della prima fase della stagione. Dzeko al 27 febbraio 2017 aveva segnato 29 gol (19 campionato, 2 Coppa Italia, 8 Europa League) contro i 14 attuali (11 campionato, 3 Champions). Dopo essere stato messo in vendita, a gennaio, il suo rendimento è crollato. Nainggolan è il più confuso di tutti, anche se i dati in possesso del tecnico dopo Shakhtar-Roma lo davano in buona forma fisica. Il Ninja aveva segnato 12 gol (9 campionato, 2 Coppa Italia, 1 Europa League) contro 2 (campionato). Dopo la punizione a Capodanno ha perso la rotta. Strootman da 3 gol (2 campionato, 1 Europa League) e passato a uno (campionato).
El Shaarawy unico in controtendenza: ora 7 gol (5 campionato, 2 Champions) contro 6 (3 campionato, 1 Coppa Italia, 2 Europa League). Ma tra Shakhtar e Milan non ha giocato un minuto. Perotti da 8 gol (7 campionato e 1 Europa League) a 6 ma più «pesanti» (4 campionato e 2 Champions). Domenica gli è stato fatto notare l’eccesso di «1 contro 1». Ma quali erano gli altri schemi? Schick l’oggetto misterioso. Alla Samp partiva spesso dalla panchina, ma aveva prodotto 8 gol (6 campionato, 2 Coppa Italia) e ora è fermo a quello (inutile) in Coppa Italia contro il Torino. Giampaolo, che lo conosce: «Nel ruolo di ala, Schick è limitato: è differente rispetto a Cengiz e Salah. Ma questo alla Roma lo sanno. Se giocherà nel suo ruolo con continuità, darà il meglio». Pellegrini con Di Francesco, al Sassuolo, aveva colpito 7 volte (5 campionato, 1 Coppa Italia, 1 Europa League). Alla Roma siamo a 2 (campionato). Oggi tornerà a casa dallo stage della Nazionale per un problema muscolare. È in forte dubbio per Napoli. Defrel da 12 gol (8 campionato e 4 Europa League) al rigore tirato al 95’ contro il Benevento sul 4-2. A rate peserà 23 milioni sul bilancio.
La partenza di Salah è stata pesante: al Liverpool ha già segnato 31 gol; al 27 febbraio 2017, con la Roma, ne aveva fatti 10 nonostante l’assenza per la Coppa d’Africa. È tutta la fase offensiva che si è smarrita, per i vecchi e per i nuovi. Da 85 gol a 34 . Il -41 è davvero il Grande Freddo.