Il presente è per le cessioni, il futuro si costruisce sotto traccia. La rifondazione romanista è già cominciata, sarà un processo lento che terminerà in estate e Monchi non vuole farsi trovare impreparato. Ecco perché sta lavorando lontano dai riflettori ad un affare per giugno: Bryan Cristante, uno dei protagonisti della giovane e bella Atalanta che sta stupendo l’Europa, è finito nel mirino del diesse. C’è molto di più di un interesse, i contatti sono stati avviati da tempo sia col procuratore del 22enne sia con il club nerazzurro, che a fine stagione eserciterà l’opzione per il riscatto del giocatore in prestito dal Benfica: 4 milioni di euro pronti a moltiplicarsi nelle casse dei bergamaschi. Una volta ottenuto il cartellino del centrocampista, potranno venderlo al miglior offerente e gli estimatori certo non mancano a Cristante, tenuto d’occhio da Inter e Juventus in Italia, ma già puntato anche dall’Atletico Madrid di Simeone. E la vetrina europea non farà altro che allungare la lista. La Roma ci sta pensando seriamente e vorrebbe evitare di ritrovarsi in mezzo ad un’asta milionaria, Monchi si è mosso in anticipo per tenere indietro le possibili rivali, ma lo stesso hanno fatto Ausilio e Sabatini e in 5 mesi tutto può succedere. L’operazione ricorda quella,mancata, di Kessie, prenotato dall’ex diesse «ad interim» Massara e lasciato in eredità allo spagnolo appena arrivato da Siviglia, prima che s’inserisse prepotentemente il Milan alzando la posta in palio e scombinando le carte in tavola. Stavolta la storia può essere diversa, Monchi sta monitorando Cristante e non vuole lasciarselo scappare: può essere il futuro del centrocampo, il reparto maggiormente destinato ai ritocchi di fine anno.
Bryan è giovane, ma ha già fatto un’esperienza all’estero, che non è stata rose e fiori: il Milan nel 2014 lo ha venduto per 6 milioni di euro al Benfica, dove ha raccolto 20 presenze in tutto, restando ai margini in campionato e trovando (poco) spazio nelle coppe. All’Atalanta è rinato, quest’anno ha segnato 9 gol e il suo valore è cresciuto esponenzialmente anche grazie al lavoro di Gasperini. Nella Roma di Di Francesco potrebbe giocare sia centrale sia esterno di centrocampo con De Rossi all’ultimo anno di contratto e un grande punto interrogativo su Strootman, Nainggolan e Pellegrini. Quest’ultimo ha una clausola rescissoria che la Juventus tiene bene a mente, certo se i bianconeri puntassero sul romanista potrebbero allentare la presa su Cristante, mentre per Radja l’ipotesi Cina è oggi sullo sfondo ma è pronta a tornare a galla, che sia a gennaio o a giugno. Il primo a salutare, però, potrebbe essere un terzino: Palmieri è sempre più vicino al Chelsea. Il brasiliano ha l’accordo con il club e la Roma con i Blues, che sul piatto hanno messo 20 milioni di euro più bonus. «È una possibilità concreta, per Emerson sarebbe un sogno farsi allenare da Conte», la conferma dell’agente Garcia a calciomercato.com. L’ultima parola spetta ad Abramovic: se darà l’ok, l’affare potrebbe chiudersi presto. La Juventus resta alla finestra nel caso saltasse tutto. West Ham e Newcastle hanno fatto dei sondaggi su Peres, ma non c’è nulla di concreto per ora. Intanto Di Livio Junior cambia casacca, sempre in prestito: dalla Reggina, dove è stato squalificato per doping fino a fine ottobre, al Matera.