«Tutti i calciatori convocati sono disponibili per la partita contro la Sampdoria». Una piccola e innocente bugia, quella di Eusebio Di Francesco alla vigilia del match di questa sera a Marassi contro i blucerchiati di Giampaolo. Il tecnico romanista, infatti, sa benissimo che la trattativa per la cessione di Edin Dzeko al Chelsea è a un punto così avanzato che farlo giocare sarebbe un rischio esagerato. Un eventuale infortunio avrebbe conseguenze nefaste, soprattutto per i bilanci della società di James Pallotta. Di Francesco, però, non è sicuramente fortunato perché, oltre al «problemone» del bosniaco e a quello di Perotti, ieri si è aggiunta una nuova tegola: si è infatti fermato anche Stephan El Shaarawy, a segno al Meazza contro l’Inter. A questo punto, in attacco, è emergenza assoluta, soprattutto considerando che gli altri due centravanti, Schick e Defrel, non solo non hanno ancora segnato nemmeno un gol in campionato, ma sono entrambi in una condizione psico fisica più che precaria.
Non che sulle fasce le cose vadano meglio: una maglia da titolare potrebbe toccare al turco Cengiz, titolare l’ultima volta in campionato il 1 dicembre, all’Olimpico contro la Spal. Poi solo spezzoni, esclusa la gara di Coppa Italia, contro il Torino. La sensazione è che il turco non abbia ancora capito il calcio italiano e quello di Di Francesco. Un’altra soluzione è ripetere la coppia Nainggolan-Gerson: come contro l’Inter potrebbero alternarsi tra centrocampo e attacco. Il dato che salta agli occhi è l’assenza di un calciatore che abbia nei piedi un buon numero di gol: senza Dzeko, El Shaarawy e Perotti, i bomber giallorossi in campionato sono Kolarov, Pellegrini, Gerson e Naingglan, tutti fermi a due reti. Di Francesco potrebbe decidere anche di alzare la posizione di Florenzi, ma in quel caso dovrebbe dare spazio a Bruno Peres, che nei pochi minuti in cui è sceso in campo contro l’Inter ha reso evidente quanto manchi a questa squadra un terzino titolare come Rick Karsdorp. Non è escluso che il tecnico possa cambiare modulo («È una cosa che sto valutando – la sua ammissione nella conferenza stampa di ieri -, viste le tante assenze»), ma resta una soluzione poco probabile, con la difesa a tre come nel finale contro l’Inter, con Fazio, Manolas e Juan Jesus, più Florenzi e Kolarov larghi sulle fasce. Va a finire che la scelta sarà chiedere a Defrel di fare l’esterno destro, come a inizio campionato.