Tentazione De Paul. La Roma lo studia, lo segue, sapendo di non essere l’unica ad averne notato i progressi mirabolanti degli ultimi mesi. La leggenda vuole che Monchi se ne sia invaghito nell’ultimo Udinese-Roma, quando decise la partita con una giocata da fenomeno su Santon e Juan Jesus. Ma in realtà, da dirigente esperto di talenti, Monchi era interessato a De Paul da tempo. Di sicuro da prima che venisse convocato dalla nazionale argentina, a ottobre, nell’ambito del nuovo corso del ct Scaloni.
FUTURO. Classe ‘94, è stato acquistato dalla famiglia Pozzo due anni fa per 3 milioni di euro. Oggi vale dieci volte tanto e, avendo da poco rinnovato fino al 2023, difficilmente si sposterà a gennaio, anche se l’Udinese ha ricevuto una robusta offerta del Tottenham. E’ un giocatore troppo importante per la volata salvezza. La Roma si è informata in prospettiva della prossima stagione, quando dovrà cambiare diversi giocatori importanti. Uno può essere il connazionale e collega di trequarti, Pastore, divorato dai problemi fisici. E anche Lorenzo Pellegrini, se dovesse decidere di esercitare il diritto alla clausola rescissoria da 30 milioni, potrebbe essere a rischio. Da qui l’idea di cercare altri fantasisti, in un progetto di una squadra di qualità che non è venuto meno dopo le discusse scelte sul mercato estivo. Nel 4-2- 3-1 di Eusebio Di Francesco, De Paul potrebbe essere il rifinitore ideale: non ha più segnato dopo la splendida serpentina contro la Roma ma, in una stagione mediamente negativa per la sua squadra, ha spesso dimostrato di essere di un livello superiore, toccando quota 6 reti.
MOSSE. Intanto però Monchi cerca rinforzi a prezzi più confortevoli per l’immediato. Ieri va registrata un’improvvisa frenata sul fronte Dendoncker: l’Anderlecht non lo dà più in prestito se lo riprende dal Wolverhampton. Niente trasferimenti temporanei anche per il tedesco Weigl, dopo che il Borussia Dortmund ha venduto per 64 milioni il gioiello Pulisic al Chelsea. E attenzione, perché adesso i tedeschi possono entrare in corsa per Ünder, più per luglio che per gennaio. Ma questa è un’altra storia: tornando ai centrocampisti che piacciono alla Roma, va sempre monitorato il nazionale norvegese Sander Berge del Genk. L’Uefa lo ha inserito nella lista dei 50 migliori giovani d’Europa da seguire nel 2019 (c’è anche Zaniolo). E sempre in Belgio, c’è un vecchio pallino che non smette di essere osservato: il nazionale rumeno Razvan Marin, classe ‘96 dello Standard Liegi. Monchi è sempre in contatto con il suo entourage.
ITALIA. Ma se è vero che nel mercato di gennaio occorrono rinforzi pronti all’uso, Monchi non trascura i movimenti domestici: sia a lui che a Di Francesco piace ad esempio il cileno Pulgar, che ha rifiutato di prolungare il contratto con il Bologna. Se ci fossero le condizioni per portarlo subito a Trigoria, la Roma si farebbe trovare pronta. Viene seguito anche il granata Meité, tra i principali protagonisti del campionato del Torino: curiosamente, alla ripresa del campionato, salterà la partita dell’Olimpico per squalifica. Ma non c’era bisogno di osservarlo dal vivo: tutti ne conoscono già le doti.