C’è anche la Lazio nella corsa alla zona Champions. La candidatura è ufficiale con il successo straripante nel derby: 3-0. Adesso Inzaghi deve sfruttare il recupero contro l’Udinese, in casa il 10 aprile, per sistemare definitivamente la classifica. Intanto, però, rivede l’Inter quarta: -6. E soprattutto sa di poter azzerare il distacco di 3 punti dalla Roma che, con il ko dell’Olimpico, spreca l’ennesima chance per risalire. La serie utile di Di Francesco, 8 partite (6 vittorie e 2 pari), finisce nella notte dell’Olimpico, con il ko peggiore di questo torneo (10° stagionale).
SENZA STORIA Inzaghi e Di Francesco rinunciano rispettivamente a Immobile (dentro nella ripresa) e Manolas (nemmeno in panchina). Ma la Lazio, anche senza il suo migliore finalizzatore, alza il baricentro con il 3-4-1-2. E stravince il derby: così il punteggio, in caso di arrivo a pari punti con i giallorossi, vale il sorpasso per il vantaggio negli scontri diretti. Così, dopo 7 tentativi a vuoto (solo 1 punto con il Milan, su 21 a disposizione), supera una big. E nel 2019 riesce finalmente a segnare più di 1 gol in una gara di campionato: problema risolto. L’atteggiamento è spregiudicato con Correa subito dietro Caicedo e Luis Alberto. In mezzo Milinkovic che parte forte e Leiva in regia, sui lati Marusic e Lulic. Dietro Bastos, Acerbi e Radu. La Roma, con la 35 formazione diversa in 35 match stagionali, cambia per 3/4 la difesa ma si conferma vulnerabile (52 reti incassate, tra serie A e coppe): a destra Florenzi e al centro Fazio e Jesus, ultima partita il 14 gennaio in contro l’Entella in Coppa Italia. La coppia va presto in tilt. Nel 4-1-4-1, De Rossi è il play basso per schermare la linea a 4 comunque impresentabile. Cristante e Pellegrini lasciano il contropiede ai biancocelesti. Milinkovic e Correa affondano a campo aperto. Anche il lavoro di Zaniolo ed El Shaarawy sui lati è minimo. Mai coinvolto Dzeko, oscurato da Acerbi.
MODIFICA IN CORSA La Lazio va meritatamente in vantaggio. La Roma si addormenta su fallo laterale, battuto da Luis Alberto. Correa punta Fazio e, vinto il duello, imbuca per Caicedo che, lasciato sul posto Jesus, supera pure Olsen: 4° gol in questo torneo per l’attaccante di scorta. Nel minuto successivo (13’), lo stop per ricordare Astori: affettuoso l’applauso delle tifoserie e dei protagonisti. La Roma, senza ritmo, soffre il pressing del tridente di Inzaghi. Di Francesco reagisce tornando al 4-2-3-1. C’è da aiutare Florenzi, abbandonato da Cristante che ora affianca De Rossi. A sinistra Luis Alberto detta legge con Lulic e Correa. Scadente il palleggio dei giallorossi, scontati e timidi. In porta calcia solo Dzeko: Strakosha respinge.
CROLLO ANNUNCIATO Girata a lato di Zaniolo e tiro di Pellegrini centrale: la Roma rientra in campo e solo momentaneamente in partita. Usa, copiando la Lazio, il pressing per ritrovare l’efficacia. Fazio rischia, con Caicedo in agguato: ok Olsen. Di Francesco cerca la freschezza per arrivare al pari, Inzaghi si vuole tenere stretto il vantaggio: Perotti per Zaniolo, Immobile per Caicedo e Pastore per De Rossi. I cambi spengono i giallorossi. Florenzi calcia da fuori: ottimo Strakosha. Pastore si pappa la chance migliore su torre di Dzeko. E Fazio, fallo su Correa e rigore trasformato da Immobile, cala il sipario. Dopo il 2° gol, Cataldi per Correa e Schick per El Shaarawy. Il tris è sul sinistro di Cataldi. Rosso a Kolarov che stende Immobile. Inzaghi regala ai biancocelesti il successo in casa nel derby dopo più di 6 anni (ultimo nel novembre 2012), Di Francesco perde il suo 1° da tecnico. Umiliato come a Firenze. Non proprio l’ideale per preparare la trasferta in Portogallo.