Pochi giorni dopo aver giocato probabilmente la miglior partita della storia della Roma, i giallorossi di Eusebio Di Francesco sono attesi da un confronto che, per usare le parole dell’allenatore abruzzese, “si prepara da solo”: il derby.
Umori completamente opposti dalle due parti della Capitale; i giallorossi tornano all’Olimpico dopo l’entusiasmante serata che ha aperto le porte della semifinale di Champions League, un tre a zero senza appelli che ha fatto capitolare una delle squadre più forti degli ultimi dieci anni.
I biancocelesti sono invece reduci dalla disfatta di Salisburgo, un quattro a uno principalmente figlio di un black-out che ha visto la squadra di Inzaghi incassare tre gol in meno di cinque minuti, un record per la competizione. La Lazio è sembrata in pieno controllo della doppia sfida fino al settantesimo del secondo tempo della gara di ritorno e quei cinque minuti hanno vanificato tutti gli sforzi in ambito europeo dell’intera stagione.
La Roma che potrebbe sentirsi appagata e la Lazio che potrebbe cercare rivincita dopo la sconfitta di giovedì; oppure una continuità delle prestazioni sulle ali dell’umore. Difficile a dirsi, un derby è un derby e conosce poche classifiche o stati di forma, a maggior ragione essendo a pari punti, con la Roma leggermente in vantaggio per effetto della vittoria nella gara di andata.
Eusebio Di Francesco ha il compito di non far deragliare la propria squadra, dopo l’ebrezza della notte dell’Olimpico contro il Barcellona e la possibilità concreta di giocarsi una finale di Champions League. C’è sempre un campionato da giocare e un terzo posto da conquistare.
Nella conferenza pre-gara l’allenatore non ha dato alcuna indicazione riguardo la squadra che affronterà i biancocelesti né negli uomini, né nel modulo, soprattutto dopo la piacevole sorpresa della difesa a tre schierata contro il Barcellona. Proprio questo modulo sembra poter essere riproposto contro gli uomini di Inzaghi, e davanti ad Alisson dovrebbero agire Manolas, Fazio e Jesus. De Rossi affiancato da Pellegrini al centro con Bruno Peres, al posto di Florenzi alle prese con la febbre, e Kolarov sugli esterni. A supporto del migliore in campo di martedì, Edin Dzeko, Radja Nainggolan e Cengiz Under.
Contro la Lazio, la Roma deve riprendersi il terzo posto in solitaria per mettere la ciliegina sulla torta dopo la meravigliosa prestazione in Champions League, in uno scontro diretto che può diventare fondamentale nella volata per gli ultimi due posti validi per la prossima Champions League.