Ricomincia la meravigliosa musica dell’Europa che conta. Questa Roma si è ampiamente guadagnata quest’inno che stasera echeggerà nel cielo di Kharkiv per l’andata degli ottavi di finale di Champions League tra Shakhtar Donetsk e Roma.
La squadra di Di Francesco, nella prima parte di stagione è riuscita in un’impresa impensabile ai più, riuscendo a sovvertire un girone che avrebbe dovuto vederla solamente come un terzo incomodo.
La Roma terzo incomodo non è stata e grazie alle prestazioni profuse durante il girone è riuscita a concludere, con merito, al primo posto. Ora, arrivati agli ottavi di finale, contro un avversario forte, ma non proibitivo, sarà necessario dara continuità alla brillantezza mostrata.
Nell’ultimo periodo la Roma non è stata sicuramente brillante, avendo perso negli ultimi tempi, il gioco e anche i risultati. Nelle scorse giornate di campionato, con tre vittorie in tre partite e il cambio di modulo, la Roma sembra ripartita. Ripartita e pronta, se necessario anche con un nuovo sistema di gioco, a dimostrare che il cammino del girone non è stata una casualità e che l’approdo nelle migliori otto d’Europa è solamente un punto di partenza.
Nel gelo di Kharkiv, la Roma di Di Francesco affronterà una squadra abituata da anni a questi palcoscenici e dovrà essere brava a gestire, innanzitutto il freddo ucraino ma poi anche le individualità dei padroni di casa.
Mister Di Francesco, come evidente in conferenza stampa prima e nell’allenamento poi, non potrà contare sull’apporto di Alessandro Florenzi colpito da un’influenza intestinale; al suo posto, confermando Fazio, Manolas e Kolarov nella linea difensiva, potrebbe trovare spazio Juan Jesus, anziché Bruno Peres.
A centrocampo, insieme a De Rossi, ci dovrebbero essere Pellegrini e Nainggolan, la cui posizione è in continua evoluzione, tra la mezz’ala e il trequartista. Alle spalle di Dzeko sembra difficile rinunciare alla vena delle ultime settimane di Cengiz Under, autore di quattro gol e un assist nelle ultime tre partite, con il consueto ballottaggio tra Perotti ed El Shaarawy. Nell’ottica della doppia sfida nei centottanta minuti, però, non è escluso l’utilizzo di Gerson come già visto a Londra contro il Chelsea, proprio al posto del giovane turco.
In una serata in cui il gelo la farà da padrone, la Roma avrà la possibilità di gettare le basi per la gara di ritorno da giocare all’Olimpico. Partire in una posizione di vantaggio, a maggior ragione con uno o più gol in trasferta, potrebbe portare i giallorossi a una qualificazione che intanto porterebbe buoni incassi alla società, poi dopo il sorteggio…che sarà, sarà!