La settimana è più corta ma viene dopo un’attesa quasi snervante per Eusebio Di Francesco, che al primo derby da allenatore tiene moltissimo al di là della classifica. Oggi pomeriggio alle 17, dopo una giornata e mezza di riposo, la Roma si ritrova a Trigoria per gli allenamenti con due ritorni eccellenti: Kolarov, che ha visto dalla panchina l’amichevole della sua Serbia in Cina e che ieri è tornato a Roma saltando la seconda tappa in Corea, e Manolas, che ieri ha giocato lo spareggio mondiale con la Croazia e potrebbe affacciarsi a Trigoria nel pomeriggio. Gli altri nazionali arriveranno alla spicciolata da domani, a cominciare dal gruppo azzurro che stasera si gioca tutto contro la Svezia, per finire con gli “americani” Alisson, Fazio, Perotti e Moreno.
AVVICINAMENTO – Di Francesco deciderà oggi, dopo un confronto con il suo staff, il programma di lavoro, nel quale è prevista una sola doppia seduta, probabilmente mercoledì, con gestione dei carichi di lavoro a seconda delle condizioni dei singoli. In particolare l’allenatore sta cercando di capire se e come recuperare Bruno Peres, che è ormai quasi guarito dalla lesione muscolare, e soprattutto Schick, che al massimo comunque sabato andrà in panchina.
IL NINJA – Nainggolan invece è un capitolo a parte. Se si parlasse di un altro calciatore, qualunque altro, non ci sarebbero speranze di vederlo in campo nel derby. Ma considerando la fibra forte e la tempra indomabile del soggetto, bisogna tenere aperto uno spiraglio all’ipotesi di recupero-record per il quale i medici e i fisioterapisti già da sabato scorso si stanno impegnando con tutti i mezzi disponibili. Al momento, considerando che dall’allenamento che ha causato la lesione muscolare alla coscia e la partita passerebbero soltanto 8 giorni, Nainggolan è più fuori che dentro. Però Di Francesco vuole aspettare prima di pensare al sostituto. O meglio, ha già deciso che l’eventuale promosso sarebbe il pupillo Lorenzo Pellegrini, che è rimasto deluso dalla mancata chiamata della nazionale ma almeno ha potuto lavorare con calma a Trigoria in vista del primo derby della carriera. Ed è un bene per la Roma che anche Dzeko, unico calciatore di movimento sempre schierato titolare nelle prime 15 partite della stagione, non sia andato in Nazionale (la Bosnia non ha organizzato amichevoli) perché sarà più fresco e lucido. Dopo 5 partite senza segnare, i suoi gol nel derby servirebbero eccome: curiosamente ne ha fatti 2 nel primo anno italiano, il peggiore della sua carriera, in altrettante sfide contro la Lazio, ma è rimasto a secco nei quattro derby della scorsa stagione, quella da 39 gol totali.
ULTIME ORE – A ridosso della partita, poi, Di Francesco non cambierà le abitudini della squadra. Non ci sarà il ritiro a Trigoria, a meno che non siano i giocatori a chiederlo (e non accadrà). Sabato la Roma si darà appuntamento al mattino per passare qualche ora insieme tra una blanda seduta di risveglio muscolare, il pranzo, la riunione tecnica durante la quale verrà comunicata la formazione e poi il trasferimento in pullman allo stadio Olimpico.