Si è scurito via via come il colore dei suoi capelli, ora neri neri come un rendimento che regala pochi sorrisi e apre molti dubbi. Del doman non v’è certezza, ma Cengiz Under è aggrappato al presente. La Coppa Italia vale un esame. E non è mica vero che non finiscono mai. A forza di sentirsi dire «lei è bravino, ci sa fare, ma non è ancora pronto, ripassi la prossima volta», qui le volte terminano, la Roma passa e il turco si scurisce ancora di più. Il Torino è l’occasione per un’altra maglia, stavolta da titolare. E non ci saranno palloni da riconsegnare agli avversari che fanno imbufalire Di Francesco in stile Chievo o giocate da forzare alla ricerca del gol come contro il Cagliari.
IN CRESCITA – Under dall’inizio, domani, è molto più che un’idea. Lui con Schick ed El Shaarawy, ecco il tridente che dovrebbe affrontare Mihajlovic. Tris inedito, non sposta l’obiettivo personale. Under è alla ricerca di se stesso per dare seguito alla fiducia di Monchi e alle recenti parole del tecnico della Roma, che del ragazzo ha intravisto i progressi in allenamento. Il turco, raccontano a Trigoria, sta imparando i tempi del calcio italiano. Non è tanto una questione di movimenti, quanto di scelte della giocata nel momento opportuno. Anche quella è una dote che si allena e il ragazzo sta provando a mettersi sotto con il lavoro. Che questa sia la strada giusta ne è profondamente convinto il direttore sportivo, così fermo nel credere che sia meglio veder crescere in casa i giocatori piuttosto che mandarli a fare esperienza altrove. Perché di questo si discute, intorno a Under. Della possibilità, a gennaio, di andare a cercare minuti preziosi in un club che gli garantisca continuità. La Roma, al momento, è contraria all’ipotesi. Ma la storia è in parte ancora da scrivere. Perché Monchi vorrà anche ascoltare il parere del ragazzo: se non dovesse vedere in Under la convinzione giusta, lo scenario potrebbe cambiare.
VOCI SU GERSON – In mezzo, da qui a gennaio, ci sono ancora tre partite, una vita per un mondo che ama frullare qualsiasi convinzione in un rapido giro d’orizzonte. Come immaginare un’ipoesi di prestito, per dire, se il turco dovesse finalmente dar ragione a chi sta leggendo nelle ultime settimane dei miglioramenti nelle sue giocate? E allora il Torino domani vale per misurare ancora una volta, oltre che il peso specifico del ragazzo, la sua voglia di restare aggrappato alla Roma. Se così sarà, magari saranno altri a partire: secondo alcuni lo stesso Gerson, per restare in tema di esterni, va considerato in bilico per gennaio. Scenari prematuri. Dammi tre partite e poi se ne riparla.