Oggi la Roma presenterà Santon e Mirante.
TuttoASRoma.it seguirà l’evento dal vivo.
MONCHI: “Credo che nessuno dei due abbia bisogno di presentazioni perché sono conosciuti, italiani. Santon e Mirante sono giocatori voluti da me da tempo, ora abbiamo la fortuna di averli qui. Ora siamo pronti a rispondere alle domande”.
MIRANTE: Cosa rappresenta la Roma per te? “Rappresenta un punto di arrivo importante per me, un’ambizione e un confronto con una squadra importante. Ho fatto il settore giovanile in una squadra importante, arrivo in un’età matura: per me è motivo di soddisfazione e ho grande voglia di lavorare, sta a me dimostrare di valere questa società e questa squadra”
MONCHI: Cosa può portare Mirante? “Tanto, ha fatto un bellissimo percorso nel campionato italiano. Cercavamo un portiere che trasmetta fiducia, è la sua qualità: siamo contenti e convinti di aver fatto una bella scelta”
SANTON: Cosa rappresenta per te la Roma? “Motivo di riscatto”
MONCHI: Da uno come Santon cosa si aspetta? “Un giocatore non si dimentica mai come si gioca a calcio. A volte è la persona che non si trova nel posto adatto per far uscire quello che ha dentro e a volte cambiare fa bene. Un giocatore che ha fatto anche un “Triplete”, non ce ne sono molti qui, sono sicuro che ritroverà la strada giusta”
SANTON: La partita della vita la giocheresti come esterno basso di destra? “Alla Roma credo ci siano grandi giocatori come Florenzi e Kolarov. Io posso giocare sia a sinistra che a destra, non ho preferenze a dire il vero: quello che devo fare è allenarmi forte, allenarmi con la voglia di far vedere quello che ho fatto vedere in passato e poi deciderà il mister. Quello che posso assicurare è che sono venuto qui per dare il massimo e spero di ritagliarmi un posto importante”
MIRANTE: Cosa significherà modificare la tua titolarità? “Nulla tranne la domenica. Qui ci sono tante partite durante la stagione e nelle grandi squadre servono due portieri forti e pronti. Il mio atteggiamento verso il lavoro quotidiano non deve cambiare, il mio ruolo deve condizionarmi a fare ancora meglio. Per me cambia poco o niente, vengo con una grande mentalità e una grande voglia. Dai primi giorni che sono arrivato qua ho visto che questa mentalità c’è. E’ un buon momento per arrivare alla Roma, anche per il mio ruolo”.
MONCHI: L’intervista di Sabatini. Dice che Alisson andrà al Chelsea per 70 milioni. “Ho letto l’intervista perché ho l’abitudine di leggere tutto. Scherzando un po’, come lui l’ha portato magari sa meglio di me quello che dice il mercato. A volte l’informazione che va in giro non è quella reale, non c’è nessuna novità su Alisson. Immagino che tutte le squadre che stanno uscendo sulla stampa stanno cercando un portiere e lui è uno forte. Ho un grande rispetto per Walter e per quello che ha fatto, anche per la sua romanità. Magari un giorno anche io amerò così questa società”
MIRANTE: Il tuo primo approccio con Savorani? “Sicuramente i miglioramenti di chi è passato verso di qua sono evidenti. E’ un allenatore molto esigente, dà spazio alla tecnica ed è una cosa che mi piace molto. La crescita di Alisson ne è la conferma, ha avuto un grande impatto su di me sia a livello tecnico che personale. Sta a me mettermi in discussione su alcuni metodi nonostante l’età. Il mio approccio sarà sicuramente di disponibilità”.
SANTON: Hai avuto un rapporto complicato con i social. C’è qualcosa di sbagliato che puoi rimproverarti in passato? Che cosa ti aspetti dai tifosi giallorossi? “Il rapporto con i tifosi dell’Inter è una cosa passata, ci sono state delle incomprensioni, però sinceramente ho già dimenticato tutto. Con i tifosi della Roma è stato un approccio bello, non so se tutti sono felici o meno, però sono stato molto contento. Ieri mi ha fatto molto piacere fare l’allenamento davanti ai tifosi, mi hanno anche applaudito, sono felicissimo, si vede che la Roma per loro è un qualcosa che va oltre qualsiasi cosa e questo mi fa molto piacere. Proverò a dare tutto me stesso, spero di dimostrarlo sul campo, alla fine il campo è l’unica cosa che conta”.
MONCHI: Berardi è una possibilità? “Noi abbiamo oggi Cengiz Under, Kluivert, Defrel, Perotti, El Shaarawy, Antonucci, Schick, che può fare l’esterno. Dico che la Roma ha qualcosa nella posizione di esterno. Dobbiamo valorizzare quello che abbiamo e parlare di meno di quello che può arrivare. Se rimaniamo così io sono contento, ma come detto guardo sempre al mercato e alle opportunità di mercato fino alla fine. Non possiamo dimenticare che abbiamo calciatori forti, fortissimi”.
MIRANTE: In passato sei stato vicino alla Roma? “Beh sì, c’era stata una piccola cosa quando c’era stato il fallimento del Parma, poi c’era stata qualche chiacchiera l’estate scorsa, ma niente di che. La cosa più concreta è stata in questa sessione di mercato, ho colto al volo questa grande opportunità, appena ho avuto la sensazione che si potesse fare ho voluto fortemente venire qui. Non ho aspettato altre squadre in questa sessione”.
SANTON: La Roma è la chiave per tornare in Nazionale? “Certamente Mancini lo reputo un allenatore bravo e sicuramente merita di stare dove è al momento. Quello che ho sempre pensato nella mia carriera è fare bene nel club dove giochi. Quella è la cosa più importante, la convocazione in Nazionale deve essere un premio per come giochi nella tua squadra. Se le mie prestazioni saranno all’altezza e tutto andrà bene magari ci sarà la possibilità di tornare in Nazionale”.
MONCHI: La trattativa con Florenzi? “E’ vero che i contatti con Lucci sono più frequenti e anche io sono un po’ più fiducioso rispetto all’ultima volta ma ancora manca qualcosa. Come ho sempre detto fino alla fine non si può dire che una trattativa è chiusa. Oggi però sono più fiducioso ma manca ancora da lavorare”.
SANTON: Che rapporto hai avuto con Spalletti? “Sono stati sempre buoni, abbiamo sempre parlato con la massima sincerità e niente altro. E’ un allenatore che ha lavorato bene, con lui mi sono trovato bene, però ci sono state delle situazioni che mi hanno portato a questo cambiamento, adesso sono contento di essere qui. Avrò modo di conoscere bene il mister Di Francesco, in questo inizio di ritiro sta procedendo tutto molto bene”.
MIRANTE: Chi ti ha colpito di più dei compagni? “La cosa che mi ha colpito sicuramente è la mentalità di questa squadra nel complesso, è una squadra che va forte, nessuno si risparmia, nei giovani c’è tanta qualità. Da questo punto di vista credo che la Roma abbia lavorato benissimo, anche in prospettiva, ha tanta qualità e i ragazzi impressionano perché sono pronti da subito. Rispetto alla mia generazione sono un passo avanti, riescono subito ad essere competitivi ad alti livelli”.
MONCHI: Ziyech sembra allontanarsi, la Roma l’ha mollato pare. E’ cambiato qualcosa in base al lavoro fatto? Si può rimanere anche così a centrocampo? “Lo stesso messaggio dato prima lo dico a te. Coric, Cristante, Pellegrini, Strootman, Zaniolo, Pastore eccetera. Sono dieci centrocampisti. Sono più che contento di quello che abbiamo fino ad oggi. Non parliamo di altri giocatori in questo ruolo, parliamo solo della ricerca nel capire chi è più forte e più pronto nel ruolo. Siamo contenti di questa rosa”.
MIRANTE: Così ti senti di poter dare ad Alisson? “Guardando quello che ha fatto l’anno scorso credo poco o niente (ride, ndr). In me Alisson può trovare un compagno con cui confrontarsi, ho tante partite in Serie A, posso essere una spalla per lui se ha bisogno. Allo stesso tempo ho 35 anni, ma non è sinonimo di vecchiaia nel mio ruolo, posso ancora dare il mio contributo. So cosa posso dare, l’essere alla Roma mi dà la voglia di allenarmi bene tutti i giorni”.
SANTON: Due anni fa hai dichiarato che non riuscivi a giocare ogni tre giorni, ora è cambiata la situazione? “Io mi ritengo un giocatore che può giocare tutte le partite, anche ogni tre giorni. Sono un giocatore che ha avuto degli interventi al ginocchio, come altri, quindi ogni tanto devo stare attento. Non vuol dire saltare una partita ogni tre giorni, ma magari se c’è un doppio allenamento posso allenarmi la mattina e riposare nel pomeriggio. Il ginocchio sta bene, io mi sento bene. Se c’è bisogno di giocare due partite ogni tre giorni non ci sono problemi”.
MONCHI: Quando è la deadline per l’eventuale cessione di Alisson? In caso di cessione il primo nome è Areola? “Prima di tutto la volontà di vendere Alisson dipende dalla Roma. La Roma valuta sempre quello che arriva e decide prima di tutto per il bene della Roma. Io non voglio parlare di sostituti, perché penso ancora che Alisson non è uscito, rimane qui. Se mai arrivasse il momento ci penseremo. Adesso non voglio pensare ad altre cose. Lui ora è a riposo, lo aspettiamo negli Stati Uniti. La deadline non c’è, tutto ha un tempo, ma non posso dire che la deadline è il 5 agosto alle 3 di mattina. Quando esco da qui ho chiamate da Inghilterra, Spagna e dai tedeschi, lo leggo sulla stampa”.
SANTON: La Roma ti aveva già cercato? “Sì, sinceramente sì. C’erano stati contatti quando ero in Inghilterra, poi quando sono tornato all’Inter e infine ora dove finalmente sono arrivato”.