‘Lo scorso anno a San Siro ha segnato il primo gol in maglia giallorossa, una emozione forte per Emerson Palmieri. Quasi un anno è passato da quel giorno, ma il ricordo è ancora vivo e ci penserà entrando in campo domenica sera. “A San Siro ho segnato il mio primo gol e ogni volta che ci torno il ricordo torna vivo. Però adesso è un’altra storia! Spero di aiutare la squadra e se capitasse un altro gol sarei molto contento”. Domenica sarà la prima di quattro finali, parola di Emerson.
Torniamo un attimo al gol, cosa ricorda dell’esultanza quanto è stato sommerso dall’affetto dei compagni? “Ricordo l’esultanza insieme ai miei compagni, in quella occasione ho visto che tutti mi volevano bene. È importantissimo sapere che la squadra ti sta vicino. È passato praticamente un anno, sono cresciuto, ho un altro peso all’interno della squadra, le mie responsabilità sono aumentate. Sono molto contento perché mi sono sempre dato da fare per arrivare a questo livello e voglio continuare a lavorare per migliorare ancora di più”.
Mancano quattro giornate alla fine: dodici punti in palio che diventano fondamentali per il finale di stagione. “Sì, mancano quattro partite che per noi sono quattro finali. Dobbiamo fare più punti possibile…”.
Cosa non ha funzionato contro la Lazio? “È stata una gara durissima, forse il primo tempo abbiamo giocato meglio noi, abbiamo fatto quello che il mister ci ha chiesto, tenere la palla e fare gioco. Poi abbiamo preso un gol con un po’ di sfortuna proprio quando stavamo facendo meglio. Il calcio è così, gli episodi cambiano le partite, non abbiamo fatto gol quando abbiamo creato le occasioni e loro ne hanno approfittato e hanno vinto la partita”.
È più difficile giocare con una squadra molto chiusa davanti alla propria area di rigore? “Sì, quando una squadra gioca così e lo fa bene è ancora più difficile. Il punto di forza della Lazio è questo, si chiudono bene dietro e poi ripartono in contropiede. Hanno giocato proprio così contro di noi e dobbiamo imparare anche da questo, perché lo hanno fatto bene e hanno vinto la partita”.
Come si riparte dopo una delusione così? “È un po’ difficile perché non è mai semplice perdere un derby… per noi, per i tifosi, per la Roma. Ma noi siamo la Roma e la Roma deve saper superare questi momenti difficili. Siamo secondi e abbiamo una partita importante domenica e dobbiamo vincere”.
La difesa è stata per molto tempo un punto di forza. Nelle ultime 5 giornate però la Roma ha subito 7 gol. Come mai? “È vero la nostra difesa è sempre stato un punto di riferimento. Se non prendiamo gol è sicuro che vinciamo perché facciamo sempre uno o due gol. Purtroppo in queste ultime gare abbiamo preso troppi gol ed è un segnale che stiamo sbagliando qualcosa dietro. Dobbiamo subito migliorare, mancano quattro finali, se non prendiamo gol noi vinciamo”.
Nelle ultime 3 giornate, la Roma ha ottenuto un pareggio, una vittoria e una sconfitta. In questo finale di stagione, pensi possa pesare il fatto di aver iniziato la stagione molto presto? “No penso di no, è vero che abbiamo iniziato stagione presto però ora giochiamo una volta alla settimana e stiamo riposando bene, non si può parlare di stanchezza. Prima in un mese non so quante partite abbiamo giocato e un po’ pesava, adesso no. Stiamo sbagliando qualche cosa in campo, dobbiamo migliorare e basta”.
Domenica affronterete il Milan a San Siro. Che gara si aspetta?
“Sarà una gara dura perché anche loro vengono da due partire difficili. Il Milan vive un momento di difficoltà: hanno perso in casa contro l’Empoli e poi hanno pareggiato a Crotone. Vogliono vincere come noi perché per loro è una occasione per cambiare la situazione in cui sono, dobbiamo stare attenti”.
Dalla sua parte, con ogni probabilità, giocherà Suso: ha realizzato 7 gol e 9 assist in questo campionato. Cosa ne pensa? “È un giocatore difficile da marcare, già nella gara di andata all’Olimpico è stata dura. Sa uscire alla destra e alla sinistra, ha grande facilità a fare dribbling, sa calciare, sa fare gol e assist ai compagni. Dobbiamo stare attenti e marcare bene perché in attacco sono molto veloci”.
Il Napoli è distante solo un punto e nella prossima giornata giocherà prima della Roma. Scendere in campo conoscendo il risultato degli azzurri può condizionarvi? “Dobbiamo mantenere la tranquillità e pensare a fare risultato. Dobbiamo fare il nostro. Abbiamo una gara importante e dobbiamo pensare solo a noi, non a chi ci sta dietro in classifica. Se giochiamo come sappiamo il secondo posto è nostro”.
Ha parlato con Monchi? Che impressione le ha fatto? “Il nuovo direttore non ha avuto ancora tanto tempo per parlare con noi, ci ha salutati. È subito venuto in trasferta a Pescara a vedere la partita anche se era appena arrivato, ed è stato un segnale positivo, dimostra che vuole essere sempre vicino alla squadra. Gli auguro molta fortuna e di fare insieme un gran lavoro per il bene della Roma”.
È arrivata anche la convo- cazione in Nazionale ITALIANA. Che sensazioni ha provato? “È stata una bellissima esperienza che non mi aspettavo a solo 22 anni. Una nazionale così importante come l’Italia… spero di tornarci anche in futuro”.
Cosa le ha detto Ventura?
“Il mister mi ha detto detto che devo continuare a fare bene nella Roma. Devo meritare nuove convocazioni facendo bene con la mia squadra, che deve essere sempre il mio primo pensiero”.