Non è stato fortunato Simone Loria. L’anno prima che arrivasse nella Capitale la Roma arrivò seconda, poi nelle due stagioni che lo hanno visto protagonista con in totale 18 presenze e 3 gol, la squadra è arrivata due volte sesta “forse portavo male io! Scherzo… è stata una esperienza molto bella”.
Cosa ricorda del periodo in giallorosso? “Dal punto di vista calcistico, sportivo insomma, non sono stati stagioni esaltanti, ma ho avuto la possibilità di giocare con grandi campioni. Bellissimo”.
È rimasto in contatto con qualcuno dei suoi ex compagni? “Ogni tanto sento qualcuno, anche se oggi la mia attività mi occupa a 360°”.
Di cosa si occupa? “Ho aperto una scuola calcio a Torino,, si chiama Scuola Calcio Mercadante. Alleno una squadra allievi ed una esordienti, è un impegno molto stimolante”.
Allena ragazzi simili a Simone Loria giovane? “Con i grandi no, si fa molta fatica. Sono molto diversi da come ero io. Con i piccoli invece è stimolante, sono delle spugne che assorbono tutti i miei insegnamenti, ti rendi conto che davvero imparano dalla tua esperienza”.
Lei ha giocato anche con il Cagliari, con i rossoblù è entrato nel calcio che conta? “Ne ho un ricordo bellissimo, ho esordito in Serie A con la maglia rossoblù e abbiamo fatto grandi cose, vinto campionati, insomma una bella esperienza. Un bel gruppo, una società seria e una città con tifosi molto vicini”.
Parliamo di Roma… ha visto la gara di Champions? “Sì, la Roma aveva una gran voglia di arrivare in finale. Una grande prestazione ad altissimi livelli. Meritava in qualche modo la qualificazione, poi gli episodi nel calcio possono accadere”.
All’uscita dei gironi, si sarebbe mai immaginato un percorso così in Champions League? “La squadra ha il merito di aver creduto sempre, gara dopo gara, sin dall’inizio, nella qualificazione. Poi l’appetito vien mangiando; dopo aver eliminato il Barcellona è cresciuta la convinzione. Sono cresciute le motivazioni nei giocatori, nell’ambiente…”.
Quindi un bilancio positivo… “Assolutamente sì. Un buon percorso. Unica pecca aver incassato in due partite 7 gol. Insomma ne esce super bene”.
Ora testa al campionato per entrare in zona Champions. Che partita farà la Roma secondo lei? “La partita con il Liverpool è un buon punto di partenza. Ora deve confermarsi in campionato”.
Il Cagliari è in piena lotta retrocessione alla ricerca di punti, soprattutto in casa… “Non sarà una gara facile, ma la Roma può e deve fare bene. Adesso può dimostrare di essere una grande squadra. Il campionato diventa la competizione che le darà la possibilità di cercare di rifare quello che è accaduto quest’anno. La Champions del prossimo anno la Roma se la conquisterà sul campo”.
Crede possa esserci un contraccolpo psicologico dopo la sconfitta in Champions? “No, assolutamente no. Già contro Chievo e Spal dove poteva accadere qualche disattenzione, la Roma ha dimostrato di avere la giusta concentrazione. Ha dato dimostrazione di non dare più importanza ad una gara rispetto all’altra”.
C’è un giocatore che la ha colpita in questa stagione? “Il gruppo, che il mister ha fatto diventare squadra. Aver creato un gruppo coeso che ha dato il 100%, tutta la rosa ha dato il meglio. È dimostrazione che se si lavora, i risultati arrivano. La forza di questa Roma è il gruppo”.
Pregi e difetti di Di Francesco? “Bisognerebbe viverlo. Dall’esterno ha fatto un grande lavoro. È stato bravo a proporre le sue idee e farle accettare ai suoi giocatori. Roma è una realtà che conosceva da giocatore ma da allenatore è diverso, più complesso. È stato bravo a mantenere sempre lucidità nell’alternanza di momenti positivi e quelli meno”.
Da difensore… Di Francesco lo si credeva un integralista… “Assolutamente no, ha dimostrato di adattare la sua filosofia di gioco alle partite e ai giocatori a disposizione. Non cambia la sua filosofia di gioco, ma solo il modo di stare in campo”.
Prima di salutarci… chi vincerà lo scudetto? “La Juventus”.
E le prime quattro? “Oltre al Napoli, credo la Roma meriti il posto in Champions dopo la stagione fatta. L’Inter è indietro e poi l’ultima giornata c’è Lazio-Inter. È una bella lotta, ma la Roma è messa meglio delle altre due”.