Mille giorni di te e di me. Su un campo da calcio. Daniele De Rossi 458 presenze. Francesco Totti 619. Totale, 1077. Tutte in Serie A. Impreziosite da 293 reti cumulative. 250 del 10, 43 del 16. Ruoli diversi, ovvio. Uno ha giocato sempre da centrocampista moderno, ha saputo interpretare ogni posizione nella mediana con qualità eccelsa.
L’altro un calciatore a tutto campo dalla trequarti. Mezza punta, centravanti, esterno, anche regista in qualche spezzone. Non è stata cosa normale avere due calciatori così forti, due personaggi tanto radicati nel tessuto cittadino, nello stesso momento storico. Due che hanno sposato una maglia.
Due capitani, a dispetto della fascia al braccio che resta un pezzo di stoffa e vale più per rappresentanza che per la sostanza. Francesco esordì in campionato a Brescia il 28 marzo 1993 (Brescia-Roma 0-2). Daniele dieci anni dopo, il 25 gennaio 2003 sul neutro di Piacenza contro il Como (Como-Roma 2-0). Ma per De Rossi non fu un debutto assoluto, in gare ufficiali già aveva fatto la sua apparizione in Champions League, il 30 ottobre 2001, Roma-Anderlecht 1-1, subentrando nella ripresa a Tomic.
Ma qui si parla di campionato. Serie A. Negli anni Totti è diventato il romanista più presente di sempre, inoltre nella graduatoria della Serie A di tutti i tempi è al terzo posto per apparizioni nel massimo torneo, alle spalle di Paolo Maldini (primo) e Gianluigi Buffon (secondo). De Rossi è il secondo giallorosso di più lunga militanza dietro al Capitano e, nella stessa classifica “all time” della Serie A, è alla posizione numero 28 (e potrebbe agguantare Altafini alla 27 con il Parma).
In Italia, allargando l’osservatorio ad altri club, lo “step” delle 1000 in campionato con due giocatori in attività contemporaneamente è stato raggiunto solo dal Milan con Paolo Maldini – recordman di presenze in Serie A – in coppia con Franco Baresi e Alessandro Costacurta, bandiere rossonere Anni 80-90-2000. Maldini-Baresi 1117 partite, Maldini-Costacurta 1105.
Il conteggio cumulativo – come detto – fa riferimento a elementi presenti nella stessa rosa. Per fare un esempio, Zanetti e Bergomi per qualche anno hanno difeso insieme i colori dell’Inter, però a 1000 non ci sono arrivati giocando l’uno a fianco all’altro. Anche Gianluigi Buffon e Alessandro Del Piero sono stati compagni di squadra nella Juventus tra il 2001 e il 2012. Il primo è a 640 presenze, il secondo ha interrotto il percorso a 478.
La somma fa 1118, ma Buffon per 168 volte è sceso in campo con il Parma prima di vestire la divisa bianconera. E non è la stessa cosa di Totti e De Rossi. Come è pure complicato paragonare i due “totem” giallorossi a quelli milanisti. Un conto era giurare fedeltà eterna al Milan plurititolato dell’era Berlusconi.
Altra scelta è stata legare la propria carriera alla Roma. Crescendo insieme, come hanno raccontato in diverse esternazioni pubbliche. Celebre quella in cui Daniele fece gli auguri per i quarant’anni di Francesco, diventando video virale: “Io so’ ridotto così co’ Peppa Pig, te c’hai 40 anni, me sembra ieri che eravamo due pischelli belli come il sole, single…”.
De Rossi e Totti hanno fatto parte della Roma, insieme, per 16 anni. Condividendo la stessa squadra. Dal 2001, data dell’esordio di De Rossi in contesti riconosciuti fino al 2017, l’addio di Totti al calcio. Sedici anni. Sedici come la maglia di De Rossi dal 2005 a oggi, 2019. Tutto ha un senso.
FONTE: AS Roma Match Program – T. Riccardi