Ogni volta che si accenna al passato, Monchi preferisce soffermarsi sul presente. Indice di una persona che non si culla sugli allori. Dimenticare, però, quanto fatto dal ds spagnolo al Siviglia, sarebbe un errore. Prima portiere (36 presenze in Lega e una in coppa del Re) per 9 anni, poi dirigente, quasi per caso, addirittura per 17. Parte dalla Segunda Liga, l’equivalente della nostra serie B. Vince nove trofei: 5 coppe Uefa/Europa League, 2 coppe del Re, 1 Supercoppa europea, e una Supercoppa di Spagna. E in più diventa il re delle plusvalenze: prende Dani Alves per 500 mila euro e lo rivende al Barcellona per 40 milioni più bonus. Non solo, scopre e rivende a peso d’oro anche gente come Rakitic (che aveva deluso allo Schalke 04), Sergio Ramos, Bacca, Medel, Krichowiak: tutti con il solito clichè. L’ammontare delle plusvalenze, il giorno del suo addio a Siviglia, arriva a toccare quasi 300 milioni.
Ecco una possibile top 11 degli acquisti realizzati da Monchi: Diego Lopez; Dani Alves, Fazio, Medel, Adriano; Kondogbia, Krychowiak, Keita; Perotti, Rakitic; Bacca. Senza dimenticare però anche Julio Baptista e Negredo. Successi che gli sono valsi l’autobiografia scritta da Daniel Pinilla: ‘El metodo Monchi’. Dal 24 aprile del 2017 è il ds della Roma. Ha firmato sino al 2021 con opzione sino al 2022. Al primo anno in giallorosso ha ottenuto (per ora) una semifinale di Champions, traguardo che non veniva raggiunto da 34 anni. La speranza è di aggiornare il curriculum quanto prima.