Diciamo che un po’ tutto gira intorno a Monchi, il futuro d.s. giallorosso. Che, sotto traccia, un po’ ha già iniziato a lavorare per la Roma. E magari, in tal senso, Monchi vuol dire anche Jesus Navas. O giù di lì. O almeno così pensano in Spagna, dove il quotidiano As è convinto che proprio l’esterno del Manchester City sia il primo nome su cui potrebbe puntare Monchi. Jesus Navas, infatti, è uno dei suoi tanti miracoli calcistici: cresciuto nel Siviglia e venduto nel 2013 per 20 milioni. Navas è in scadenza, ha 31 anni e guadagna circa 3 milioni di euro, una cifra abbordabile per la Roma (sempre in caso di qualificazione alla Champions). Come profilo, tra l’altro potrebbe essere una delle pedine ideali in un futuribile 4-2-3-1 (ma non solo) giallorosso.
MERCATO – Intanto ieri, proprio da Siviglia, Monchi ha girato ancora attorno al suo futuro. Esattamente così: «Nessuno è indispensabile nel Siviglia. È un club con molti anni di storia e dimenticare il nostro passato sarebbe un errore, è importante quanto il nostro presente. Tutto ciò non è il lavoro di una sola persona, ma di molti che contribuiscono portando il proprio granello di sabbia. Siamo tutti utili, ma nessuno è indispensabile». L’ennesimo segnale di un addio già scritto, in attesa che venga consumato fino alla fine. Esattamente come bisognerà aspettare la fine del campionato per capire davvero dove giocherà Pellegrini: «Tornare alla Roma? Non decido solo io, vedremo a giugno».
EDIN IN BOSNIA – Nel frattempo Edin Dzeko (con Begovic, Cocalic, Spahic, Ibisevic, Lulic e Visca) ha ricevuto dalla federazione bosniaca il patentino di allenatore di base, con cui può allenare tutte le squadre giovanili (tranne le Primavera) e quelle dilettantistiche. Dzeko, tra l’altro, nei giorni scorsi è stato a Grbavica, il quartiere di Sarajevo dove c’è il primo club in cui ha iniziato da bimbo.