Fibrillazione. Paure e dubbi. Ma alla fine una certezza: la Roma non ha ricevuto alcuna proposta per Radja Nainggolan. La Cina è lontana, non solo geograficamente, perché i contatti promossi da un intermediario italiano non hanno prodotto le condizioni per impostare una vera trattativa. Lo dice Monchi in persona, non uno qualunque, interpellato dal nostro giornale: «Finora non ci è arrivata nessuna offerta».
IL QUADRO – La parola «finora» è significativa. Implica che da qui al 31 gennaio, ultimo giorno del mercato invernale, possa cambiare lo scenario. Vale per Nainggolan, vale per altri giocatori della Roma che entro il 30 giugno deve sistemare il bilancio con almeno una cessione remunerativa. Ad esempio Emerson Palmieri, il cui futuro è tornato in bilico nelle ultime ore per un nuovo sondaggio del Liverpool, con la Juventus rimasta sullo sfondo in attesa di possibili manovre su Alex Sandro. Emerson però in questo momento è un’alternativa di lusso per Kolarov. Per un affare enorme come il trasferimento di Nainggolan invece occorre del tempo, anche per la ricerca del sostituto che Monchi sta comunque cercando: Ziyech dell’Ajax rimane un nome che la società tiene d’occhio.
PREZZO – Basterebbero 50 milioni per convincere la Roma a privarsi subito di uno dei giocatori migliori della rosa? Forse. O forse no. E’ tutto molto confuso in queste ore, anche nella testa del giocatore che ovviamente non può ignorare le prospettive economiche di una nuova vita cinese, che si tratti di giocare nel Guangzhou dei fratelli Cannavaro o nel Bejing, la squadra della capitale. Se si parla di offerte da 12-13 milioni all’anno, un calciatore di 30 anni ha tutto il diritto di considerarle. Come ha fatto un altro giocatore della Roma, Edin Dzeko, declinandole con cortesia. Nainggolan potrebbe ragionare diversamente, anche se la sua intenzione dichiarata (anche) nei giorni infuocati del video di Capodanno e della mancata convocazione per Roma-Atalanta era quella di non muoversi da Trigoria, nonostante i segnali già arrivati dalla Cina.
SCENARIO – La soluzione più realistica dunque è che Nainggolan continui a giocare nella Roma fino al termine della stagione. Per poi magari essere venduto al migliore offerente entro la chiusura del bilancio. Attenzione però perché in questa storia di soldi, tanti soldi, le sorprese sono all’ordine del giorno. I tifosi intanto si dividono nel dibattito sui social ma nella stragrande maggioranza non accetterebbero di buon grado la partenza di un giocatore-chiave, tanto più senza la sicurezza del mantenimento dello status da Champions League