Non è detto che l’Inter sia costretta ad aspettare l’1 luglio per avere Nainggolan e che debba iscrivere l’acquisto del belga nel prossimo bilancio. C’è anche la possibilità, sollecitata dalla Roma che deve fare plusvalenze per sistemare i suoi conti entro il 30 giugno, che l’operazione possa concludersi nei prossimi 20 giorni. Perché ciò sia possibile è necessario che entro due settimane l’Inter metta assieme una buona quantità di plusvalenze, che il club giallorosso accetti una contropartita tecnica (un ragazzo con il quale Ausilio farà un’ulteriore plusvalenza) e che il prezzo del belga scenda rispetto ai 40 milioni richiesti inizialmente. Cose da sistemare ce ne sono, ma il dialogo sull’asse Roma-Milano fa capire che la fumata bianca è possibile. Perché l’Inter vuole regalare a Spalletti il trequartista e perché la società giallorossa ha fatto capire con l’acquisto di Cristante e la “blindatura” di Pellegrini che Radja non è più una priorità. La forbice tra domanda (40 milioni) e offerta (25) è destinata a restringersi. Magari in fretta. A 30 milioni, compresa la contropartita, si può chiudere.
SCELGO IO – Le parti in causa hanno già fissato alcuni punti fermi. Uno dei più importanti lo ha messo il belga: al suo club ha fatto sapere che non è lui a voler andar via dalla Capitale, ma che sono i dirigenti ad aver deciso di cederlo. Non è solo un atto d’amore per la tifoseria o una richiesta alla dirigenza di assumersi le responsabilità per l’affare, ma anche la volontà di scegliere in prima persona la prossima destinazione. (…)
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