Va di moda Vasco Rossi in casa Roma. E così, mentre Di Francesco dopo la vittoria di Parma canticchia in conferenza stampa “Eh già, io sono ancora qua” per dire al mondo – senza troppi giri di parole – che ha combattuto con le unghie e con i denti per tenersi stretta la panchina nel momento più difficile, immaginiamo che Bryan Cristante si goda il Capodanno sulle note di “Vado al massimo”. Il centrocampista “va a gonÀe vele”, citando il Blasco, perché da oggetto misterioso si è trasformato in un faro della squadra. In Emilia ha giocato l’ennesima partita di spessore fatta di qualità, interdizione (in fase difensiva 11 palloni recuperati) e inserimenti in zona Ora Cristante è a misura di Roma prendendosi un bel 7,5
in pagella. Delle 4 reti segnate al giro di boa del campionato («4 e mezzo» direbbe lui, scherzando con l’amico Juan Jesus per quel gol “scippato” sulla linea di porta durante Roma-Samp), tre sono arrivati nel mese di dicembre contro Cagliari, Genoa e Parma. Le sue esultanze hanno portato 7 punti in classififca per la rincorsa al quarto posto.
E pensare che sarebbero stati 9 se non ci fosse stato quel suicidio collettivo nei minuti Ànali della sfida alla Sardegna Arena. Le ultime 11 gare (3 in campionato e 8 in Champions) le ha giocate tutte d’un fiato, senza saltare neppure un minuto, e spesso è stato tra i migliori in campo. Cristante ha dato una risposta forte e chiara a chi ne aveva criticato l’acquisto durante l’ultima finestra estiva di calciomercato, soprattutto se si considerano i suoi numeri in rapporto a quelli di Nainggolan (l’ex Atalanta, pagato 20 milioni più bonus, idealmente ne è il sostituto) che nella passata stagione esultò appena 4 volte in Serie A. In sostanza, almeno in fase realizzativa, il mediano giallorosso ha un girone a disposizione per fare meglio del collega. Uno dei meriti che Di Fra e la squadra riconoscono al classe ’95 è la crescita costante dopo un avvio incerto. Lo ha ammesso lo stesso giocatore dopo il successo al Tardini: «Avevo bisogno di un periodo di adattamento».
Poi si è caricato sulle spalle problemi e dolori di questa Roma, tirando la carretta come mediano nel 4-2-3-1 soprattutto dopo l’infortunio di De Rossi. Sta registrando i suoi progressi anche il CT della Nazionale italiana Roberto Mancini che vede dalle parti di Trigoria almeno tre talenti pronti per un ruolo da protagonista in azzurro: Cristante (23 anni), Zaniolo (19) e Pellegrini (22). È il nuovo che avanza e dovrà procedere in fretta perché la missione Champions è già stata avviata e la Roma non ha più il tempo dalla propria parte. “Qui si fa la storia, o non si fa” canterebbe Vasco. È già pronta la colonna sonora del 2019.