«Io alla Lazio? Impossibile». Lorenzo Pellegrini rispondeva così, la scorsa estate, a chi gli chiedeva di un interessamento nei suoi confronti da parte della società biancoceleste, quando ancora il suo ritorno a Trigoria non era stato definito. Che il derby non sia una gara come le altre lo hanno capito tutti i calciatori: sudamericani, bosniaci («Se lo vinci, i tifosi vivono meglio per un bel po’», ha dichiarato Edin Dzeko al giornale tedesco«Kicker»), greci («Per vincerlo dobbiamo giocare come abbiamo fatto negli ultimi tempi», il pensiero di Manolas di rientro dalla Nazionale). Figuriamoci un ragazzo di appena 21 anni, cresciuto a Cinecittà col mito di Totti e De Rossi. Sabato pomeriggio il primo lo osserverà (per la prima volta da dirigente) dalla tribuna mentre il secondo sarà al suo fianco in mezzo al campo. La più che probabile assenza di Radja Nainggolan, anche se Di Francesco proverà fino all’ultimo a recuperarlo («Decideremo tra giovedì e venerdì, peccato perché era in grande crescita», le parole del tecnico a Mediaset), dovrebbe spalancare le porte del campo proprio a Pellegrini.
Il centrocampista si ritroverà a giocare il suo primo derby tra i grandi, dopo quelli disputati con la Primavera che non gli hanno regalato troppe soddisfazioni (1 vittoria, 1 pareggio e ben 5 sconfitte). È andata meglio col Sassuolo (2 vittorie, di cui una dalla panchina, e altrettante sconfitte), ma l’ emozione che proverà stavolta avrà ben altro sapore. Davanti ad un Olimpico che sarà pieno come poche altre volte negli ultimi anni – ieri è stata superata quota 51 mila biglietti venduti, compresi gli abbonamenti, per i sostenitori romanisti rimangono a disposizione solo tagliandi di tribuna Tevere, per i laziali Distinti e Monte Mario lato Nord -, ci sarà bisogno di tutta la maturità che ha già dimostrato di avere. Superata l’ emozione, tutto il resto sarà facile: nonostante la giovane età, più dei suoi compagni conosce il gioco di Di Francesco, che si fida lui e che ha fatto di tutto per riportarlo a casa. Una scommessa vinta in partenza ma confermata dal suo rendimento: il derby è l’ultimo esame, e Pellegrini vuole superarlo a pieni voti.