«Col Napoli ci sarò». Sfrontato e sintetico Pellegrini lo è in campo e lo è stato anche ieri fuori Villa Stuart, dove si è sottoposto alla risonanza magnetica che ha diagnosticato «un edema post distrattivo al soleo destro». Il recupero, calcolato a partire da domenica ovvero dal giorno dell’infortunio, è stabilito in 7-10 giorni. Secondo i medici Pellegrini tornerà a disposizione al massimo entro mercoledì e avrà tre giorni per prepararsi in vista del Napoli. Una sfida che Lorenzo dovrebbe giocare da titolare dopo la bella prestazione di San Siro. Anche perché le condizioni di Strootman preoccupano maggiormente. Gli esami per l’olandese hanno evidenziato «i postumi contusivi nella porzione anatomica compresa tra muscolo quadricipite e muscoli adduttori della gamba sinistra con evidenza di una estesa quota di ematoma muscolo-fasciale».
Il club non comunica i tempi di recupero che dovrebbero superare i 7 giorni. Essendo però una zona molto delicata, per Kevin non verranno corsi rischi: convocazione probabile, impiego difficile. Nonostante le pressioni del ct Advocaat di averlo anche solo per alzare l’umore dello spogliatoio – il centrocampista non risponderà alla chiamata dell’Olanda impegnata con Bielorussia e Svezia per sperare nei play off. Ma la concorrenza di Pellegrini per una maglia da titolare non si fermerà a Roma-Napoli. Il ragazzo di Cinecittà, ricomprato per 10 milioni da Monchi ed esploso al Sassuolo proprio con Di Francesco, sta scalando anche il gradimento dei tifosi.
Ieri, in un sondaggio, il 72% dei votanti ha preferito Lorenzo a Strootman anche perché l’olandese è ancora alla ricerca della forma migliore dopo i due anni di calvario. Si prospetta quindi una lunga staffetta tra le due mezzali. Una buona notizia per la Roma anche perché più Pellegrini gioca, più sale il prezzo e quindi le difficoltà degli altri club di pagare la clausola. Trenta milioni è infatti il parametro di riferimento che il calciatore e il club hanno associato a quota 20 presenze di almeno 45’. A seconda se Pellegrini giocherà più o meno di 20 gare, la clausola potrà scendere (di 1,5 milioni per ogni gara al di sotto delle 20 stabilite) o salire (di 1 milione per ogni partita in più). Tradotto: meno gioca, più c’è il rischio di perderlo a giugno. Sul centrocampista c’è da tempo l’interesse del Manchester United che ha inviato un emissario a San Siro dopo averlo già visionato col Verona. Anche Guardiola, però, ci sta facendo un pensierino per il City, così come Conte per il Chelsea.