«La Roma sa cosa voglio». A dispetto dei 21 anni, festeggiati nel migliore dei modi con la rovesciata alla Danimarca in Under 21, Pellegrini ha le idee molto chiare. E non potrebbe essere altrimenti. C’è chi ha paragonato il suo ritorno a quello di Florenzi da Crotone. Simile ma non uguale. Perché Lorenzo torna a Roma (ieri incontro pressoché decisivo con l’agente Pocetta, ne servirà un altro per sistemare alcuni dettagli, tra cui il probabile inserimento di una clausola rescissoria) addirittura con credenziali maggiori rispetto a quelle di Florenzi che nel 2012-13, a 21 anni, aveva alle spalle appena 35 presenze in serie B. Alla stessa età, Pellegrini può vantare 47 presenze in serie A e 9 gol, 5 apparizioni in Europa League e una rete più il debutto con la Nazionale maggiore.
SCELTA DI CUORE – È proprio per questo motivo che si è battuto per essere considerato un calciatore e un non un ragazzo della Primavera di ritorno. Anche perché di giocare nuovamente nella Roma, lo ha scelto lui. Il diritto di riacquisto con il Sassuolo non avrebbe avuto nessun valore se Lorenzo non avesse apposto (cosa che accadrà a breve) la sua firma sul contratto. Le offerte infatti non gli mancavano: su tutti Milan e Juventus. Ma Pellegrini la sua scelta l’aveva fatta. Voleva tornare a casa. Lo farà da giocatore importante sia a livello contrattuale che tecnico, considerando che tra Champions, Coppa Italia e campionato quello che non mancheranno saranno le partite da giocare. Fondamentale nella scelta anche l’approdo di Di Francesco. Come Zeman rappresentò il trampolino di lancio per Florenzi, Eusebio, che lo ha già lanciato in serie A, conta di esserlo per Pellegrini.