Ritrovare vecchi amici ci fa un certo effetto. Dopo due anni durante i quali è arrivato in Nazionale ed è diventato uomo. Lorenzo Pellegrini per oggi è favorito su Strootman e potrebbe tornare titolare contro la squadra che lo ha lanciato in serie A. Il romano è in vantaggio sull’olandese, quando è entrato in campo a Torino nel secondo tempo ha cambiato la partita, contribuendo al finale tutto romanista nel quale è stato sfiorato almeno tre volte il gol. Di Francesco è orientato a dargli una nuova chance. Non ha ufficializzato il suo impiego, ma su Pellegrini ha detto: «Lorenzo è un ’96, sta giocando tanto anche se qualcuno pensa che dovrebbe giocare sempre. Magari quando ha giocato sempre non ha potuto esprimersi al meglio. È un giocatore di prospettiva importante anche per la Nazionale. È in continua crescita, ha maggiore personalità in quello che esprime sia in allenamento che in partita, lo reputo uno dei titolari di questa squadra».
CORTEGGIATO – Le parole dell’allenatore dovrebbero tranquillizzare il ragazzo, ultimamente un po’ insofferente alla panchina. In particolare per l’esclusione dall’inizio contro il Torino, quando Di Francesco schierò solo due titolari dall’inizio (Strootman ed El Shaarawy) e Pellegrini non trovò spazio nell’undici iniziale. Le sue inquietudini hanno riportato a galla interessamenti mai sopiti. Così dopo la bella prova nel secondo tempo a Torino sono tornate a circolare voci dell’interessamento della Juve. Pellegrini è un pallino di Marotta che già lo scorso gennaio aveva provato a convincere il Sassuolo a cederlo. Ma l’impegno preso dagli emiliani con la Roma e la volontà del giocatore fecero saltare il piano. Ora se ne riparla. Anche perché Pellegrini ha una clausola rescissoria di 25 milioni, inserita nel contratto firmato la scorsa estate con la Roma. Eppure il ragazzo, che si sposerà a fine stagione, vuole vincere la sua scommessa e trovare più spazio nella Roma. A gettare la spugna e sfilarsi di nuovo quella maglia non ci pensa proprio. L’occasione di tornare titolare dovrebbe capitare proprio contro il Sassuolo, un club al quale il ragazzo è riconoscente, e lo scorso anno, quando sia la Juve che la Roma lo cercarono preferì restare in Emilia per aiutare la squadra che non attraversava un periodo felice. Finora in giallorosso ha collezionato dodici presenze in campionato, sei in Champions League e una nell’ultima partita di Coppa Italia. Ma spesso è partito dalla panchina. Oltre alla Juve anche il Psg ha fatto un sondaggio per il centrocampista romano e nelle scorse settimane alcuni club inglesi avevano mandato emissari a visionarlo. Ma Pellegrini è tornato a Roma per restarci, la società vuole farlo diventare una bandiera, un giovane cresciuto nel vivaio che possa ripercorrere le tappe di Totti, De Rossi e Florenzi.
IL SUO PASSATO – Contro il Sassuolo dovrebbe avere una nuova chance per trovare più spazio, per allontanare lievi inquietudini. Ha ancora molti amici nel club emiliano. A cominciare dai tanti romani con i quali condivideva cene e momenti liberi. Da Mazzitelli a Ricci, fino a Politano. In due stagioni in neroverde Pellegrini ha segnato nove gol in qurantasette gare e conquistato pure la prima convocazione in azzurro. Di Francesco lo stima molto, è il centrocampista che lancia il pressing, che co- nosce meglio di qualsiasi altro giocatore della Roma le idee dell’allenatore. E’ l’unico in mezzo al campo ad avere il cambio di passo. L’unico che ha tempi di inserimento che lo portano spesso a provare il tiro, anche se finora in giallorosso è andato a segno solo contro la Spal. Oggi dovrebbe essere di nuovo il suo turno.