Bruno Peres sarà out contro l’Inter e c’è una difesa da inventare. Fino a poco tempo fa una frase simile avrebbe fatto ridere. E invece, per il mistero poco buffo dell’infortunio di Karsdorp e per i tempi necessari al recupero di Florenzi, il brutto anatroccolo brasiliano era diventato un insostituibile: unico terzino destro di ruolo con esperienza di serie A. Non a caso Di Francesco lo ha utilizzato a tempo pieno nelle amichevoli, ricevendo in cambio tanto impegno e un rendimento quanto meno da 6, fatta eccezione per Vigo dove, però, hanno fallito tutti. Brunetto è stato sostituito al 36’ della ripresa di Atalanta-Roma, dopo aver fatto un inutile tentativo di resistenza al dolore. Niente da fare. Così è uscito dal campo toccandosi la coscia sinistra e lasciando l’impressione di qualcosa di serio. Gli esami medici di ieri, tutto sommato, sono stati clementi: stop 15 giorni per colpa di un risentimento all’adduttore sinistro (lesione muscolo fasciale di primo grado del pettineo). Tornerà disponibile dopo la sosta per le nazionali, ma, sabato sera, c’è la partita contro l’Inter dei grandi ex Spalletti e Sabatini. Un match che il brasiliano sarà costretto a saltare.
A chi toccherà, allora, affrontare su quella fascia Perisic, che Spalletti ha voluto trattenere a tutti i costi, respingendo la corte del Manchester United? Le ipotesi più accreditate sono tre: 1) il ritorno della difesa a tre di spallettiana memoria; 2) il debutto assoluto in serie A di Abdullahi Nura, 20 anni, nigeriano, sicura promessa bloccata da troppi infortuni quando sembrava sul punto di esplodere; 3) una mossa a sorpresa, tipo Nainggolan terzino destro. Di Francesco non ama la difesa a tre e quella andata in onda negli ultimi minuti della gara contro l’Atalanta è stata più frutto della concitazione che della volontà della panchina. L’allenatore, dopo l’ingresso di Fazio, voleva spostare Manolas sulla fascia ma, sul campo, si è vista più una linea a cinque, con Pellegrini in ovvia difficoltà sul Papu Gomez. Nura si è scaldato a bordo a campo e, forse, fosse stato ancora sulla panchina del Sassuolo, Di Francesco lo avrebbe mandato in campo, per una sostituzione ruolo per ruolo. Ma la pressione alla Roma, anche se siamo solo alla prima giornata, è ben diversa. Non è esclusa, così, una mossa a sorpresa. Nainggolan sembra l’unico con il passo per limitare Perisic, anche se la Roma perderebbe così un’arma offensiva importante. Ci sono quattro giorni per trovare la soluzione.