Prima vittoria all’Olimpico per la Roma di Di Francesco, conquistata senza grosse difficoltà e con notevoli progressi sul piano del gioco. Il risultato di 3-0 testimonia che non c’è stata partita e il Verona si è arreso quasi subito, ma la Roma è sembrata essersi finalmente scrollata di dosso una cappa di negatività (per citare Di Francesco) che l’aveva accompagnata nelle prime uscite stagionali. Sono molti gli elementi positivi di questa partita. A cominciare dall’apporto dei nuovi. Il ritorno di Florenzi dopo quasi un anno (può essere considerato anche lui un rinforzo), con quelle qualità inconfondibili che sono rimaste intatte; l’inserimento di Pellegrini, la cui presenza in mezzo al campo si è fatta sentire; l’esordio di Ünder, una piacevole sorpresa e infine la prima volta anche per Schick, un quarto d’ora per cominciare la sua avventura con la Roma e un sinistro fulminante che Nicolas ha respinto. E poi Dzeko. Il centravanti imbronciato che ieri sera si è sentito meno solo. Ha avuto sette occasioni da gol, ha realizzato una doppietta e il bottino poteva essere facilmente più ricco. Si è visto finalmente quella che è l’essenza del gioco di Di Francesco: il pallone in verticale per l’inserimento in area degli attaccanti. Una serie infinita di occasioni, con i giocatori sempre più coinvolti e quel calo preoccupante nella ripresa delle prime tre partite ufficiali che non c’è stato, o per lo meno è stato è stato mascherato dalla inconsistenza del Verona, rimasto nell’ultima mezz’ora in dieci per l’espulsione di Souprayen. Il successo evidenzia la varietà di soluzioni di cui dispone Di Francesco e fa ben sperare in una stagione densa di appuntamenti.
ROMA NUOVA – Il tecnico ha cambiato mezza squadra rispetto alla Champions. Cinque uomini per dare una nuova fisionomia a tutti i reparti. E sempre 4-3-3. La manovra è stata più fluida sin dai primi minuti, con Pellegrini immarcabile, con un altro passo rispetto allo Strootman attuale e ben assistito alle spalle da Florenzi, al rientro dopo 10 mesi e 20 giorni dall’infortunio al ginocchio. A destra nel primo tempo la Roma è stata devastante, anche grazie a Ünder, promosso tra i titolari. Dopo un paio di occasioni sciupate da Dzeko, il giovane turco si è presentato ai tifosi dell’Olimpico: al 18′ pescato da Nainggolan in area, ha centrato l’incrocio dei pali con un tiro violento. E’ stato il preludio al gol, arrivato 4 minuti dopo, al termine di una bellissima azione in velocità, iniziata da Dzeko, con El Shaarawy che ha seguito il movimento di Nainggolan e lo ha messo davanti al portiere. Sotto il diluvio la Roma si è scoperta finalmente bella. Il raddoppio di Dzeko è un regalo della difesa del Verona, ma Florenzi è stato straordinario: corsa, dribbling e cross. Il Verona ha confermato i suoi limiti, la classifica dopo quattro giornate è già preoccupante, il fragile tentativo di possesso palla ha lasciato campo libero alla Roma, che ha alzato il ritmo sin dai primi minuti. Nella ripresa è arrivato la terza rete di Dzeko ed El Shaarawy, positivo il suo esordio stagionale da titolare, che ha cercato il gol fino alla fine.