Il ritiro blindato in una Trigoria reduce da un moderno restyling, non consente il contatto quotidiano con la gente, linfa vitale invece dei tradizionali periodi di lavoro tra le montagne. Così la Roma aprirà domani i cancelli, non del centro sportivo giallorosso, ma del Tre Fontane che al momento, come agibilità, può però arrivare a contenere circa 2.500 tifosi. Una capienza limitante vista la generale voglia di vedere Pastore e compagni da vicino (21mila abbonamenti già fatti per il campionato, circa tremila per il girone di Champions).
Per questo motivo, il club — che ancora non ha reso note le modalità di accesso e l’orario — dovrebbe oggi consentire agli abbonati di prenotarsi online, sul sito del club, fino ad arrivare circa tremila presenze. Il rischio, altrimenti, sarebbe di paralizzare l’intera zona, scontentando comunque tanti. Voglia di vedere la Roma ( sabato a Latina saranno in circa mille a seguire la prima amichevole dei giallorossi, con i biglietti del settore ospiti, venduti a 10euro, esauriti in poche ore). E voglia che ha Cristante di far dimenticare Nainggolan. Partendo proprio dalla maglia numero 4 lasciata libera da Radja. «Non sono qui per fare la guerra a chi c’era prima — le parole del centrocampista — penso solo a me stesso e al mio percorso, convinto di poter fare bene. Il fatto che la Roma mi abbia pagato tanto (20milioni più 10 di bonus, ndr) non mi pesa, anzi, è uno stimolo a fare meglio».
Seduto accanto a lui, Monchi si gode l’idea di avere insieme «Cristante e Pellegrini, il futuro della nazionale italiana», mentre lancia un chiaro ultimatum ad Alisson e al Real Madrid, attualmente fermo su una valutazione di 50 milioni per il brasiliano: «Tutto ha un tempo, non siamo esasperati. Non posso dire ‘ Fino al 4 agosto’…, ma tutto ha un tempo, è logico». Alisson è intanto in vacanza in Sardegna con la famiglia e, se non ci saranno novità, a fine mese raggiungerà i compagni in America. «Ora è il momento di ricaricare le batterie», fa sapere sui social.