La squadra?
“Siamo orientati a lavorare giorno dopo giorno, riteniamo le vittorie sul campo solo una tappa. Le vere vittorie sono i ragazzi che riusciamo a portare in alto. Godiamo quando vinciamo scudetti e coppe Italia, ma guardiamo avanti e al futuro. Ci stiamo togliendo grandi soddisfazioni”.
Come si lavora nel settore giovanile della Roma? “Siamo aiutati dal bacino d’utenza, che è importante. Proviamo a raccogliere ragazzi del posto, certe annate riusciamo a farlo e in altre meno. Quest’anno abbiamo tanti ragazzi di Roma, il senso di appartenenza è differente. Ben vengano stranieri e ragazzi di altre regioni, ma proviamo a concentrarci sui ragazzi del posto”.
Domenica c’è stata Roma-Sassuolo, tra i neroverdi ci sono tanti elementi cresciuti da voi… “C’è emozione, li abbiamo avuti tanti anni. Noi li abbiamo cresciuti da ragazzi, rivederli così fa molto piacere. Pellegrini pronto per tornare alla Roma? La Serie A per me è tabù, non conosco la risposta. Ma tanti ragazzi continuo a seguirli, ma lascio la scelta a loro di chiamarmi. Non faccio il contrario”.
Nella Primavera della Roma, ci sono elementi pronti per la Serie A? “I ragazzi nel giro della prima squadra sono nella gestione Spalletti, io non posso giudicare”.
Come giudica il lavoro della Lazio con i giovani? “Ottimo, sono partiti con un programma per impostare una Primavera per questo e il prossimo anno. Invece stanno facendo bene, con un buon calcio. Ho visto la loro gara contro la Samp, sono cresciuti rispetto al derby valido per la semifinale di Coppa Italia”.
Vede suo figlio Daniele allenatore quando smetterà di giocare? “Non lo vedo in altre vesti, solo come calciatore. Per ora non lo so, non so cosa consigliargli perché non ne parla. Lui è orientato al presente”.
Il suo futuro sarà ancora alla Roma? “Con me non ne parla, lo fa con il procuratore. Io e lui parliamo dei nipoti, di vacanze e di altre cose”