La presentazione di Jonathan Silva si trasforma anche nell’occasione per fare il punto a fine mercato con il ds Monchi. L’argentino, che dimostra anche meno dei suoi 23 anni, arrivato dallo Sporting Lisbona in prestito oneroso ( un milione), con obbligo di riscatto (scatterà all’ottava presenza) di 5, non riesce a dare certezze sui tempi del suo pieno recupero («Spero di poter cominciare presto a lavorare con il gruppo»). Ma intanto si presenta. «Sono un giocatore ordinato, un marcatore, uno che attacca senza palla e va spesso al cross. Difendere innanzitutto e poi proporsi in fase offensiva». Acquistato dopo la partenza di Emerson, sarà la riserva di Kolarov, dopo che era stato proposto anche Blind (ma costava troppo). «Abbiamo fatto il mercato di cui la società aveva bisogno — spiega Monchi — sicuramente si poteva fare meglio, ma era la linea che dovevamo avere. Devo migliorare anche io, come tutti quanti. Il quinto posto in classifica non va bene a nessuno. Sono qui da nove mesi, penso che adesso sia il momento di stare zitti e lavorare» .
La Roma cerca di spiegare le sue strategie economico-finanziarie, legate agli obiettivi sportivi da conseguire, cercando di non trasmettere la percezione di essere un club in smobilitazione. Dzeko è alla fine rimasto e il club avrebbe rifiutato un’importante offerta arrivata il 29 gennaio per El Shaarawy, a ridosso della chiusura del mercato. Nel frattempo è Dzeko a dichiarare: «Sono lusingato dell’interesse del Chelsea. Nelle ultime settimane sono state raccontate tante cose, ma sono rimasto a Roma e ne sono felice». Intanto è meno grave del previsto il problema alla coscia di Schick: potrebbe tornare a disposizione già contro il Benevento.